“Patetico e ridicolo il M5S, unico vero responsabile del disastro”.
CIVITAVECCHIA, 22 luglio – Su Csp l’Amministrazione Comunale si sta assumendo responsabilità enormi nel tentativo di salvare l’azienda del Comune di Civitavecchia da un disastro che ha una paternità ben chiara: l’amministrazione Cozzolino che da una parte dettava gli indirizzi del socio, e il cda presieduto da De Leva dall’altra, che li eseguiva nonostante danneggiassero la società.
Quindi oggi appare irresponsabile l’atteggiamento assunto da parte di chi aizza i lavoratori invitandoli a scioperare o a scendere in piazza contro presunte inesistenti privatizzazioni di servizi.
In una fase delicatissima, in cui stiamo attendendo un piano di ristrutturazione che prevede anzi nuovi servizi per la Csp e una ricapitalizzazione da circa 5 milioni di euro, generare ulteriore tensione non significa certo avere a cuore le sorti dell’impresa e di chi ci lavora. Anche perché il dovere dell’Amministrazione Comunale è quello di contemperare l’interesse pubblico della società interamente partecipata dal Comune con quello più generale degli “azionisti” della società stessa, ovvero dei cittadini di Civitavecchia, utenti di quei servizi pubblici locali gestiti da Csp e al tempo stesso finanziatori dell’azienda con il versamento di tasse e tributi locali. E al momento non si può certo dire che gli standard di erogazione dei servizi brillino per efficienza.
Quindi manifestazioni o azioni sindacali come quella della Usb in questo momento appaiono inopportune e prive di qualsiasi reale motivazione, risultando anche incomprensibili alle oltre 30.000 utenze civitavecchiesi, a fronte di un indirizzo chiaro da parte dell’Amministrazione rispetto al mantenimento di Csp in capo al Comune di Civitavecchia e alle azioni da porre in essere per ristrutturare l’azienda attraverso essenzialmente il potenziamento dei servizi e partendo dalla ottimizzazione di costi che peraltro vedono un costo del lavoro molto più alto rispetto al fatturato a confronto di altre municipalizzate della regione e non solo.
A tutte le organizzazioni sindacali è stato illustrato l’indirizzo dell’Amministrazione, dando appuntamento per l’illustrazione del piano di ristrutturazione, che ancora non è stato presentato, al prossimo 5 agosto.
Quanto al M5S che tenta in modo patetico e ridicolo di addossare a questa amministrazione l’esplosione di costi avvenuta nel 2019, ricordiamo che tutto l’anno scorso è stato caratterizzato dall’amministrazione De Leva, che ha seguito gli indirizzi dell’allora sindaco Cozzolino che una settimana prima delle elezioni diede ordine di partire con la zona 2 della raccolta differenziata, pur essendo consapevole che la società non aveva né uomini né mezzi per farlo.
Il disastro di Csp inizia con una società nata in perdita strutturale per mezzo milione di euro (la giornata di solidarietà dei dipendenti, poi revocata, senza la quale già il primo anno l’azienda non avrebbe chiuso con 30.000 euro di utile, ma con 400.000 di perdita) e culmina con i 50 interinali assunti per la zona 2, il porta a porta 7 giorni su 7, e i mezzi noleggiati fino all’inizio del 2020. Oggi si è reso necessario ridurre al minimo il numero degli interinali, in attesa dell’avvio, già in agosto, del piano di riorganizzazione della raccolta differenziata, e con il taglio di altri costi e un serio piano di ristrutturazione e di ricapitalizzazione si potrà pensare di salvare Csp, con un grande atto di responsabilità di tutta l’Amministrazione.
Per farlo, sarà necessario essere credibili non solo rispetto alla città, che giustamente esige i servizi che le spettano, ma anche rispetto al sistema bancario, senza il cui sostegno finanziario nemmeno il Comune avrebbe la forza e la capacità di intervenire in modo risolutivo.
Per questo serve uno sforzo di tutti, nel fare ciascuno la propria parte: quello che nelle prossime settimane dovrà essere esaminato e discusso dal Consiglio Comunale dovrà essere un piano di ristrutturazione serio, da sottoporre preventivamente e successivamente a un controllo analogo rigoroso, a tutela e garanzia di tutti e del denaro pubblico da impegnare per far sì che Csp possa camminare con le proprie gambe, fornendo alla città servizi pubblici adeguati.
Se questo non dovesse essere possibile, altre soluzioni pasticciate o di compromesso non troverebbero di certo il mio nome in calce a nessun tipo di atto ad esse correlato.
Massimiliano Grasso
Vice Sindaco – Assessore alle Partecipate