Oltre due milioni di euro di passivo. Sembra così lontana l’epoca in cui CSP, appena nata, chiudeva i bilanci in utile grazie al Movimento 5 Stelle. Eppure era solamente il consuntivo 2018, approvato nel 2019. Sale invece alla ribalta delle cronache questo triste dato: due milioni di euro di rosso, di cui si è preso atto nell’assemblea dei soci che finalmente si è svolta, dopo numerosi rinvii a causa degli eterni litigi in atto fra il trio Carbone – Grasso – Tedesco.
I numeri tra l’altro cambiano come se fossero quelli della tombola: si tratta del bilancio 2019, quello che ha cambiato i numeri 3 volte. Si parte dai meno ottocentomila euro, stimati da De Leva. Carbone inizialmente conferma questa previsione ma poi, come per magia, diventano 2,3 milioni di euro di passivo. Non mancheremo di chiedere, sia in consiglio comunale sia tramite accesso agli atti, come questo sia stato possibile. Fino a giugno 2019 il bilancio era in equilibrio, poi il disastro.
Al momento del passaggio delle consegne fra il Sindaco Cozzolino ed il neo eletto Sindaco, fummo subito chiari: CSP è una società che si è tolta la maggior parte dei suoi gravosi problemi dalle spalle (grazie al piano di concordato da noi predisposto ed approvato dal Tribunale), su tutti gli interessi milionari della montagna di debiti contratti negli anni dei bilanci allegri, ma è ancora ben lontana dall’essere una società solida ed in salute.
Eppure la strada da noi tracciata era quella giusta: contenimento dei costi, prepensionamenti per ridurre il peso del personale dipendente, una migliore riqualificazione e distribuzione delle professionalità, una grande attenzione verso una buona raccolta differenziata (arrivata con noi al 75% e precipitata già al 60%), un potenziamento del servizio farmacie, una nuova flotta di mezzi sia per il TPL che per la raccolta rifiuti. E potremmo continuare.
Invece purtroppo la città comincia a pagare carissima la propria scelta elettorale: lo stesso centrodestra che 10 anni fa mandò all’aria gli equilibri dell’allora HCS sta ora tornando a fare ciò che gli riesce meglio: debiti e disastri.
E così mentre continuano i litigi fra la parte politica ed il management da loro stesso scelto, mentre il piano industriale ancora non si vede, mentre viene smantellata ad arte la raccolta differenziata porta a porta, mentre si dà il via ad una serie di privatizzazioni in servizi chiave per CSP, la macchina dei debiti torna a lavorare a pieno regime.
Due milioni di euro di perdita in appena un anno: un capolavoro targato Grasso – Tedesco di cui la città sarà chiamata, ancora una volta, a pagare il salato conto.
Gruppo consiliare M5S