L’Amministrazione comunale respinge con sdegno la grottesca accusa di “razzismo sindacale”. È il Vicesindaco con delega alle Partecipate, Massimiliano Grasso, a chiarire gli aspetti della vicenda. “Se abbiamo voluto dar vita ad un incontro in presenza, nonostante le note misure di contenimento al Covid-19 in essere, è proprio perché il tema della soluzione da dare alla crisi di Civitavecchia Servizi Pubblici merita la massima condivisione possibile. Chiaramente abbiamo per tempo raccomandato alle sei sigle sindacali regolarmente convocate, a livello confederale, di giungere con un rappresentante a testa, anche per evitare assembramenti. Evidentemente qualcuno ha ritenuto di essere “più uguale degli altri” ed è arrivato in Comune addirittura con una delegazione di tre persone. Ho personalmente, e con gentilezza, cercato di far comprendere che partecipare con un tre rappresentanti non era possibile, a maggior ragione per una questione di rispetto nei confronti di chi si era attenuti pedissequamente all’invito. Ma tale richiesta è stata apertamente ignorata ed anzi si è arrivati a male parole quando rappresentanti di altre sigle hanno cercato di condurre a più miti consigli i tre delegati di questa sigla autonoma. Chiaramente a quel punto la riunione è stata immediatamente sciolta e questo esito la dice lunga sull’interesse che certi personaggi hanno nei riguardi di centinaia di lavoratori, che aspettavano di vedere passi avanti in vista di un’importante seduta del Consiglio comunale”.
“Ciò non fermerà comunque il percorso che abbiamo avviato – continua il Vicesindaco – sempre all’insegna della ferma volontà dell’amministrazione di lavorare ad ipotesi che vogliamo condividere, sulla falsariga del resto di quanto detto a decine di sindacalisti e rappresentanti unitari che abbiamo incontrato questa estate. Il nostro intento resta quello di dare vita in tempi brevi ad una cabina di regia nella quale condividere con le legittime rappresentanze dei dipendenti dell’azienda le linee strategiche del piano, un intento che non sarà certo la spiacevole dimostrazione di arroganza odierna, né stati di agitazione quanto mai intempestivi, a fermare. Riconvocheremo a breve le sigle sindacali per proseguire nel percorso intrapreso, almeno con chi – ossia la quasi totalità delle OO.SS. – finora ha dimostrato concretamente di essere pronto al dialogo nell’interesse generale e dei lavoratori”, conclude Grasso.