CSP, Lega: “non servono generali, ma soldati”
Abbiamo analizzato con attenzione la Relazione inviata dal Cda della Civitavecchia servizi pubblici srl dalla quale si evidenzia la crisi complessiva e strutturale che affligge la società partecipata del Comune di Civitavecchia.
Condividiamo la necessità impellente di attuare azioni correttive per non condannare la stessa società al fallimento, con conseguenze devastanti anche in ordine ai posti di lavoro che si perderebbero e che aggiungerebbero un altro dramma alla situazione già gravissima sul piano occupazionale, ormai endemica in città.
Non possiamo però esimerci dal fare qualche considerazione su quanto non condividiamo rispetto alle proposte avanzate.
Sarà cura del socio unico, cioè il Comune, avanzare delle proposte e degli indirizzi su ogni singolo servizio gestito dalla municipalizzata, e, pur condividendo in analisi che uno dei principali problemi della società sia posto nella organizzazione del lavoro che deve perseguire un modello virtuoso ed efficientante, raggiungere questo obiettivo aggiungendo figure dirigenziali o concentrando in queste figure poteri straordinari ci sembra la strada sbagliata sia per un messaggio fuorviante che sarebbe mandato alla città sia perché tre figure apicali, oltre il cda, ci appaiono superflue e fuori luogo.
Ci si concentri piuttosto, con il personale in forza attualmente alla società nei ruoli a cui è deputato, ad attuare con fermezza e con un sistema meritorio e meritocratico, una profonda rivoluzione di approccio e di pensiero in cui non ci siano generali a cui si aumentano le stellette ma soldati al fronte che remano nella stessa direzione, cioè salvare la società dal fallimento senza aggiungere costi inutili legati a ruoli altrettanto inutili.
Lega con Salvini Civitavecchia