Incontro ieri tra sindacati e l’assessore Daniele Barbieri in merito all’accordo sottoscritto con le parti sociali lo scorso ottobre 2020 per Csp.
“Sebbene Usb non abbia firmato il suddetto accordo, in sede di incontro ha ribadito il diritto a partecipare alla consultazione, richiesta che è stata condivisa e accolta dall’Amministrazione Comunale, trovando però la contrarietà delle segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – spiegano – che hanno lasciato la riunione, chiedendo un tavolo separato. Una modalità che continua non solo a rappresentare un ostacolo al confronto, ma che soprattutto non restituisce chiarezza e trasparenza agli occhi dei lavoratori, fortemente preoccupati dell’andamento incerto della trattativa sindacale sull’azienda partecipata Csp”.
L’incontro è quindi proseguito con Usb e la segreteria territoriale di Fiadel, dove Usb ha ripercorso i motivi della propria contrarietà ai contenuti del suddetto accordo, perché ritenuti in netto contrasto con l’accordo quadro tutt’ora vigente, sottoscritto nel 2017 da tutte le parti sociali, oltre che dal Comune e dalla Csp.
“L’accordo quadro del 2017 ha sancito infatti il mantenimento di tutti i servizi pubblici in capo alla Csp e non l’esternalizzazione di alcuni di essi, come previsto nell’accordo dell’ottobre 2020 – spiegano – stabilisce inoltre che la concertazione sulle questioni che attengono alla Csp, avvenga attraverso il confronto con tutte le organizzazioni sindacali, a tutti i livelli, confederali e territoriali nonché delle rappresentanze sindacali aziendali e non ad esclusivo appannaggio delle sole segreterie confederali, come impropriamente determinato da alcune di esse. Usb ha inoltre confermato le proprie perplessità rispetto alla decisione della Giunta di non portare a termine la ricapitalizzazione della Csp, come disposto nella delibera 78/2020, andando così a determinare a nostro avviso un ulteriore aggravio al già precario equilibrio economico della società. Proprio in questi giorni siamo venuti a conoscenza della notizia che alcuni fornitori avrebbero sospeso la manutenzione di alcuni mezzi della raccolta dei rifiuti, essenziali a garantire il servizio alla cittadinanza, a causa dei mancati pagamenti di alcune fatture arretrate”.
Per questo USB ha richiesto di rivedere il piano di ristrutturazione, tenendo conto delle suddette mutate condizioni, a partire dal contratto di servizio per il conferimento a Csp delle attività di portierato presso le sedi comunali e di assistenza tecnica presso il Teatro Traiano, “che a nostro avviso – hanno aggiunto – potrebbe determinare un costo eccessivo per la società. Il contratto di servizio prevede difatti l’assunzione in somministrazione fino ad un massimo di 35 persone, ai quali vanno aggiunti i costi di intermediazione dell’agenzia interinale; tutto questo mentre pende come una spada di Damocle sulla testa dei lavoratori un esubero dichiarato nel piano di ristrutturazione di circa un milione e 500 mila euro. Perché quindi non garantire una piena ricollocazione ai lavoratori dichiarati in esubero, garantendone la stabilità occupazionale e l’attuale retribuzione? Ciò facendo, non solo si otterrebbe un risparmio, abbattendo il costo dell’intermediazione, ma si sgombererebbe il campo da qualsiasi rischio di licenziamento e da forme di lavoro precario, entrambe condizioni sfavorevoli per una città che sta già subendo forti contraccolpi con la crisi del comparto industriale e croceristico. Questi i temi sui quali Usb – hanno concluso – ha chiesto all’Amministrazione Comunale di aprire un confronto franco e costruttivo, assieme a tutte le Organizzazioni Sindacali, a partire dalle strutture territoriali e dalle Rappresentanze Sindacali Aziendali, che ben conoscono le difficoltà del territorio e dell’azienda municipalizzata”.

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