Il candidato sindaco Ranucci: «“Fare cultura” vuol dire creare ricchezza economica».
Biblioteca comunale al Lido; torre Barucci fruibile ai turisti; recupero completo dell’ex mattatoio e del secondo piano di palazzo Bruschi Falgari; creazione di un centro di restauro archeologico insieme al MIBACT; apertura del teatro San Marco. Sono solo alcuni dei punti qualificanti per la cultura presenti nel programma del candidato sindaco Anselmo Ranucci, sostenuto dalle liste del Partito Democratico, SiAmo Tarquinia e Impegno Sociale.
«La cultura non può essere considerata una spesa ma un investimento continuo e necessario per un città che vanta un patrimonio artistico di straordinaria importanza. – sottolinea Ranucci – “Fare cultura” vuol dire creare ricchezza economica e dare nuove opportunità di lavoro, con particolare riguardo ai giovani. L’Amministrazione sosterrà questo settore, con investimenti importanti ma mirati».
Tra i progetti futuri le iniziative di sensibilizzazione scolastica sul patrimonio territoriale, artistico e naturalistico; la valorizzazione della figura del poeta Vincenzo Cardarelli con il festival e il parco letterario; la creazione della Festa della Musica; la promozione di eventi quali mostre d’arte e fotografiche, concorsi di narrativa e di poesia, manifestazioni teatrali, utilizzando spazi comunali e i negozi sfitti del centro storico, coinvolgendo i proprietari; organizzare una mostra permanente di Antiquariato medievale di Gravisca; dare vita a “Tarquinia sotterranea”, con l’apertura delle cantine di palazzo Bruschi Falgari in collaborazione con il MIBACT; stipulare una convenzione con la Diocesi per l’uso della chiesa di San Pancrazio; predisporre un calendario di eventi (già esistenti e nuovi) distribuiti su tutto l’anno quali il presepe vivente, il carnevale, la festa della primavera, la processione del Cristo Risorto, le fiere di maggio, il Concorso Musicale Internazionale Città di Tarquinia, la Giostra delle Contrade, la Festa della Merca, l’infiorata, il DiVino Etrusco, Fiori e Luci per l’Arte, il mercatino di Natale, Quartieri in Festa, coloriamo le Strade, Giochi di una Volta, cultura e musica popolare, Io Pittore per Caso, le olimpiadi dello sport e il teatro popolare.
«Non va però dimenticato quanto è stato fatto. – conclude il candidato sindaco – Da manifestazioni a eventi, dalle campagne di scavo all’apertura di importanti spazi culturali diventati punti di riferimento sociale e culturale della nostra città».
In questi anni sono stati realizzati i lavori di ampliamento e restauro del MAST; è stata data una nuova collocazione al sarcofago di Vincenzo Cardarelli e apposta una stele in onore di Titta Marini; sono stati restaurati gli ovali della tomba della famiglia di Luigi Dasti, la tomba della Mercareccia e la chiesa di San Giacomo; sono stati trasferiti quadri e opere di proprietà del Comune presso il MAST. Nell’ambito dell’attività di valorizzazione dei beni culturali sono stati realizzati I colori degli Etruschi, l’aumento dell’offerta culturale in termini di servizi e programmi, come quello dell’Officina dell’Arte.
Inoltre è stata aperta la sala D. H Lawrence per le mostre ed è stata restaurata l’ex sala capitolare degli Agostiniani di San Marco. Senza dimenticare il progetto europeo EMAP dedicato alla musica antica, della durata di 5 anni; il contenitore culturale Tarquinia a porte aperte – Un museo nella città; il festival della letteratura illustrata Pagine a Colori; manifestazioni come il Festival della Complessità, Etruria in Musica, Musica nel Parco ed EtruriaIncontrInJazz 2008.