Chiude il Centro operativo comunale: nelle settimane di “quarantena” è stato un punto di riferimento per tutto il territorio. Numeri impressionanti: oltre mille famiglie sostenute con beni di prima necessità.
Chiude il Centro operativo comunale, ma nella storia dell’emergenza cittadina si volta solo pagina. Anche nel senso letterale del termine.
Sarà sulla povertà educativa e scolastica che si concentreranno gli aiuti alle famiglie in difficoltà fin dalle prossime settimane.
A Fiumaretta è stato fatto il punto della situazione e tracciato il bilancio per il Polo logistico d’emergenza, anzi d’eccellenza, per dirla col sindaco Ernesto Tedesco.
“Non potevamo immaginare di trovarci di fronte ad una emergenza simile, ma tutto quello che ha girato attorno a questo centro ha funzionato e lo ha fatto anche grazie al cuore dei cittadini che hanno donato.
Con un pizzico di orgoglio possiamo dire di avere mostrato un’eccellenza e di aver fatto di Civitavecchia un punto di riferimento.
Ora usciamo dalla fase più acuta ma siamo ancora in emergenza, la città è comunque in buone mani”.
Gli ha fatto eco il vicesindaco Massimiliano Grasso, che della Protezione civile ha la delega: “La buona volontà è necessaria, ma quel che serve è la programmazione e la pianificazione, in tal senso abbiamo protocolli d’intesa in vista per far crescere ulteriormente questa realtà anche come polo di formazione”.
Delle criticità ancora sul campo ha parlato l’Assessore ai servizi sociali, Alessandra Riccetti: “L’emergenza ora è sociale più che sanitaria: insieme a Croce Rossa e Fondazione Cariciv continueremo quindi a sostenere le famiglie, mi sento di dire che siamo pienamente operativi”.
Emergenza sociale, gli aiuti continuano.
Il Centro operativo di Fiumaretta chiude ma non si ferma il lavoro di supporto alle famiglie in difficoltà. Si lavorerà sul contrasto alla povertà educativa e scolastica per garantire dignità ai bambini.
Proprio Gabriella Sarracco, presidente della Fondazione Cariciv, ha anticipato che “continueremo nel lavoro di questa straordinaria squadra della quale ci sentiamo parte a tutti gli effetti, concentrando i fondi che abbiamo preservato sul contrasto alla povertà educativa.
La scuola costa e faremo in modo che tutti i bambini e ragazzi possano andare tra i banchi in maniera dignitosa”.
Il coordinatore di Protezione civile Valentino Arillo si è soffermato proprio sul lavoro di squadra ma aggiungendo che non si può abbassare la guardia: “Le criticità emerse sono sotto la nostra attenzione.
Ma se abbiamo lavorato bene è perché l’unità di crisi ha visto la politica condividere le scelte con tutti i pezzi di Stato presenti sul territorio”.
Infine, i dati impressionati dell’operazione Covid-19 a Civitavecchia snocciolati dal presidente del comitato locale di Croce Rossa, Roberto Petteruti: 710 famiglie che si sono rivolte alla rete messa in campo, che superano le mille unità se si aggiungono quelle sostenute attraverso i bandi, per un totale di circa 3000 persone assistite.
Circa 4000 interventi sociali effettuati, con generi alimentari per un valore totale compreso tra i 150mila e i 200mila euro.
Numeri che rendono Civitavecchia, ha sottolineato Petteruti, “ai primi posti nazionali nel circuito di Croce Rossa”.