Danni per buche: paghi il Pincio
Ecco come chiedere il risarcimento per danni causati dai dissesti stradali ed anche dei marciapiedi: per gli utenti spese contenute.
Crateri, buche, voragini. Gioia di carrozzieri e gommisti, qualche volta lavoro pure per infermieri, dottori e fisioterapisti. Ma
è giusto che a pagare sia chi è ostaggio dei disservizi del proprio Comune? La legge dice di no. E se a Roma, municipio che ha una certa… affinità con il nostro, le denunce ormai si sprecano e il Campidoglio balla su richieste di risarcimento ormai milionarie, anche da queste parti l’automobilista danneggiato può adire alle vie legali.
Persino il pedone, può farlo. Se le buche presenti sul marciapiede sono causa di una caduta o l’autoveicolo subisce dei danni per
via di un dissesto della pavimentazione stradale, il Comune deve pagare il risarcimento.
Come spiega Avvocato del Cittadino, costantemente l’associazione “riceve segnalazioni da parte degli utenti relative a marciapiedi
dissestati, presenza di sampietrini sconnessi – pericolosi sia per la caduta di pedoni che per sinistri stradali – e, ovviamente ,
richieste di aiuto per le pratiche risarcitorie.
Abbiamo quindi attivato una nuova iniziativa on line proprio per aiutare tutti coloro che hanno bisogno di avviare la richiesta risarcitoria per i danni subiti”.
Ben fatto. Ma come si chiede risarcimento al Comune? “Quando si subiscono dei danni (es. per colpa di una buca la ruota della
macchina si danneggia, oppure una sconnessione del manto stradale ha provocato la caduta di una persona, ecc) è necessario
inviare una diffida al Comune o all’ente proprietario della strada. Avvocato del Cittadino offre la possibilità di richiedere ed ottenere on line una diffida personalizzata”. I costi, spiega il portale on line, sono contenuti.
“Per ricevere la lettera di diffida per il risarcimento dei danni devi iscriverti all’associazione Avvocato del Cittadino e versare la
quota associativa di 20 euro”.