Ho letto con attenzione la lettera aperta della commerciante Jacqueline Di Giovanni e condivido le sue rimostranze: è inaccettabile che chi lavora a Civitavecchia, per Civitavecchia, parli male di Civitavecchia.
A volte semplici piccoli gesti possono mettere in crisi la crescita di un’intera collettività, o al contrario, lasciare un positivo e indelebile ricordo del soggiorno nelle impressioni del visitatore.
Come assessore al Turismo sono anni che mi sto impegnando al massimo per sviluppare una degna promozione turistica (non era mai capitato prima di questa amministrazione che pacchetti turistici su Civitavecchia fossero venduti direttamente a bordo) e questo
passa anche da una rinnovata mentalità fatta di affetto verso la propria città, dedizione al lavoro, gentilezza nei confronti degli ospiti.
passa anche da una rinnovata mentalità fatta di affetto verso la propria città, dedizione al lavoro, gentilezza nei confronti degli ospiti.
Per ottenere questo ambizioso risultato c’è bisogno dell’impegno di tutti: delle istituzioni, degli armatori, dei commercianti e dei lavoratori. Quando capitano questi tristi episodi a causa di persone poco intelligenti, si svilisce il lavoro che come
comunità stiamo facendo.
comunità stiamo facendo.
Quindi chiedo all’ADSP che gestisce l’area di Largo della Pace di sensibilizzare per primi coloro che lavorano a Largo della Pace. Quanto è accaduto è inaccettabile e mi auguro che non si ripeta.
Enzo D’Antò
, Assessore al Turismo