D’Antò replica a Passalacqua: “Royal Bus si concentrasse sulle attività che rientrano nel suo ambito di pertinenza”
“Ho letto con stupore le dichiarazioni rilasciate ad alcuni organi di stampa locale dal sig. Massimiliano Passalacqua, titolare della società di trasporti Royal Bus, il quale sostiene che la linea di trasporto pubblico che collega il terminal di Largo della Pace con la stazione ferroviaria costituirebbe un abuso e, quindi, che sia stata istituita e gestita in violazione di legge, lamentando che tale presunta illegittimità continuerebbe a persistere malgrado ci sia stata una recente sentenza del Tar del Lazio che, accogliendo un ricorso presentato dallo stesso sig. Passalacqua, avrebbe annullato le delibere di giunta istitutive della Ztl. Per tali ragioni il sig. Passalacqua si è scagliato, con toni oltremodo coloriti, contro l’intera amministrazione comunale.
In qualità di Assessore ai Trasporti e di componente della Giunta comunale, mi corre quindi l’obbligo di intervenire per fare chiarezza e sgombrare il campo da alcune gravi inesattezze che sono alla base delle accuse mosse dal titolare di Royal Bus, accuse che risultano totalmente destituite di qualsiasi fondamento.
In primo luogo la sentenza del Tar richiamata riguarda esclusivamente l’istituzione della Ztl e dei limiti, quindi, al transito di autocarri ed autobus in alcune strade del centro cittadino ed alla stazione FF.SS.
La sentenza del tribunale amministrativo nulla ha stabilito in merito alla linea speciale che, giova ricordarlo, è stata istituita prima dell’avvento della nostra amministrazione, con delibera del commissario straordinario dott. Ferdinando Santoriello e, quindi, da un prefetto, con delibera n. 73 del 24/04/2014, provvedimento mai contestato o impugnato.
La linea di collegamento tra il terminal crocieristico e la stazione ferroviaria costituisce a tutti gli effetti un servizio di trasporto pubblico di linea e rientra nel programma di esercizio del trasporto pubblico locale. La stessa Legge Regionale del Lazio n. 30/1998, che disciplina nella nostra regione il trasporto pubblico, demanda espressamente ai Comuni la potestà di definire ed approvare la rete del trasporto pubblico di linea e, in modo particolare, la legge regionale prevede espressamente tra i servizi di trasporto pubblico di linea comunali i collegamenti tra il centro urbano, il porto e lo scalo ferroviario (art. 3 comma 2), in considerazione della evidente necessità di garantire un servizio di collegamento tra gli scali portuali e ferroviari.
Comprendo che il sig. Passalacqua, non occupandosi di servizi di trasporto di linea, ignori completamente le normative che disciplinano questo settore, chiaramente differente da quello nel quale tradizionalmente la sua azienda opera (noleggio con conducente) e, proprio per questo, non essendo titolare di alcuna licenza per il trasporto di linea con autobus (licenze il cui rilascio, in ambito comunale, sono di stretta competenza dell’Amministrazione Comunale e, in particolare, degli uffici che fanno riferimento al mio assessorato), sarebbe forse più opportuno che si concentrasse sulle attività che rientrano nel suo ambito di pertinenza. Qualora, infatti, la Royal Bus gestisse un servizio di linea con i suoi autobus, violerebbe la legge e, in particolare gli articoli 85 ed 87 del codice della strada, norme vigenti in tutto il territorio nazionale, incluso l’ambito portuale.
In questa sede, quindi, desidero formulare l’auspicio che queste polemiche possano finalmente cessare per lasciare il posto ad un clima di collaborazione e cercare, piuttosto, delle sinergie tra operatori economici privati, società partecipate ed Amministrazione Comunale, al fine di offrire, ciascuno nel proprio ambito e nel rispetto delle rispettive competenze, servizi migliori e creare occupazione stabile per i Civitavecchiesi”.
Lo ha dichiarato Enzo D’Antò, Assessore a Commercio, Cultura e Turismo.