D’Antò: “Massimiliano Grasso? Il Maestro dell’Autocompiacimento Politicamente Triste”
CIVITAVECCHIA – D’Antò (M5S): “Mi sento improvvisamente ispirato a tirare fuori la mia penna – o meglio, la mia tastiera – per esprimere la mia più sincera gratitudine al potenziale, anche se improbabile, candidato sindaco, il grande e magnifico Massimiliano Grasso. Devo ammettere che nei suoi recenti interventi pubblici ha dimostrato un talento spiccato per l’autocompiacimento che, se non fosse così tragicamente comico, sarebbe davvero un’opera d’arte della tristezza.
Devo ringraziarlo perché, citandomi e attaccandomi nei suoi discorsi, mi ha reso l’onorevole avversario politico da battere, dimostrando chiaramente di considerarmi una minaccia di prim’ordine. Grazie, Massimiliano, per riconoscere il mio potenziale!
E non posso fare a meno di sottolineare il modo in cui il centrodestra continua a dimostrare la sua dedizione all’arte del combattimento per le poltrone, con una passione che rasenta l’ossessione, iniziando questa volta con quella del sindaco. Se il buongiorno si vede dal mattino…
Nei suoi discorsi, Grasso ha anche brillantemente illustrato il suo totale distacco dalla realtà, ripartendo dall’anno del Signore 2019, come se negli ultimi cinque anni la città fosse stata governata da una banda di marziani e non da una maggioranza di cui anche lui ha fatto parte. Non posso fare a meno di ammirare la sua creatività nel riprodurre una realtà alternativa così convincente.
Prevedo una campagna elettorale ricca di disinformazione, se il signor Grasso riuscirà a vincere la sua personale guerra civile con i suoi pseudo-alleati, proprio come abbiamo visto nei suoi ultimi due spettacoli che non prevedevano un biglietto per l’ingresso. Ma onestamente, la nostra amata città non ha bisogno di candidati che fanno teatro più che fare politica. Civitavecchia ha bisogno di persone vere, che non siano schiavi dei partiti o degli interessi politici di turno.
Se Massimiliano Grasso dovesse dimostrarsi il fiore all’occhiello del centrodestra, non vedo l’ora di mettere in discussione il suo classico repertorio, un disco rotto che gira da un’eternità, e spero che i cittadini non abbiano perso del tutto il senso critico, al punto da credere alle sue fantasiose teorie sugli extraterrestri che, a quanto pare, hanno preso in ostaggio la nostra città negli ultimi cinque anni”.