«GLI ATTACCHI STRUMENTALI ALLA NOSTRA ATTIVITA’ NASCONDONO IL PROBLEMA RIFIUTI».

Civitavecchia sembra la Città perfetta, il posto dove non esistono problemi tanto che la politica locale, per uccidere la noia, non trova di meglio da fare che contrastare l’attività dell’Università Agraria. Quando non si tratta di usi civici si accusa l’Ente di scempio ambientale senza sapere e senza aver avuto nemmeno la voglia di informarsi, tanto per dimostrare quanto accanimento ci sia nei confronti degli unici che hanno a cuore la salute di questo comprensorio e che si muovono fattivamente per tutelare l’ambiente ed il territorio circostante.
C’è chi si fa paladino dell’indifendibile, allertando le forze dell’ordine e presentando esposti, lo fa senza sapere che i lavori in corso al Mandrione, a Poggio Moscio e a Colle dell’Angelo – escluso l’Infernaccio – tutti terreni facenti parte della tenuta Guglielmi ceduti all’Università Agraria di Civitavecchia consistono semplicemente nella bonifica dell’impianto degli uliveti secolari esistenti e nella bonifica del pascolo, che senza questo intervento rischiano di essere deturpati e danneggiati dalle sterpaglie che li stanno avvolgendo per l’incuria di chi ci ha preceduto oltre che essere soggetti ad un incremento incontrollabile del rischio d’incendio. Una volta terminata la pulizia dei terreni sarà possibile potare le piante ed apprezzare il prodotto di quegli olivi che produrranno in quantità lo stesso olio che veniva gustato dagli antichi abitanti di queste terre, un fenomeno non solo racchiudibile nell’ambito della buona agricoltura o in quello gastronomico ma anche nell’alveo del profondo valore storico e culturale.

Naturalmente ogni attività è svolta secondo caratteristiche di massima sicurezza, a salvaguardia sia del personale impiegato che dell’ambiente circostante, ed anche nel rispetto profondo di ogni regolamentazione vigente. Chi critica questi lavori non sa che dopo anni ed anni di inerzia questa amministrazione è riuscita a far approvare dagli organismi regionali competenti il PGAF, il piano di gestione e assestamento forestale, ed anche il progetto con gli interventi di bonifica e pulizia degli oliveti, approvato dalla Regione Lazio dalla Città Metropolitana che, per chi non lo sapesse, sono gli unici organi preposti a tali autorizzazioni.
Ci resta soltanto una umile manifestazione di stupore nei confronti di chi si erge a paladino dell’intangibile ed in nome dell’ambiente contesta ed addita i lavori di bonifica e manutenzione che ogni conduttore agricolo dovrebbe eseguire sui propri fondi rurali, mai fatti finora, e tace mentre tonnellate di rifiuti provenienti da altri territori vengono sotterrati sotto le nostre case.
L’Università Agraria ha l’unico scopo della tutela e della salvaguardia dei beni civici della nostra comunità e tra questi vanno comprese anche le tradizioni storiche quando si sposano con quelle naturali ed ambientali. Chi oggi cerca visibilità attraverso le sue inutili grida domani, a bonifica terminata, potrà venire a passeggiare in mezzo a piante secolari e gustare un olio dal sapore tipicamente civitavecchiese.

Dichiarazione di Daniele De Paolis, presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia

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