De Paolis (Agraria): “Tedesco pensi ai veri problemi della città”
Mi spiace constatare che un’amministrazione comunale che si era presentata e fatta votare come lungimirante, illuminata e competente utilizzi una delle migliori risorse del territorio, l’Università Agraria di Civitavecchia, come arma di distrazione di massa.
Le commissioni consiliari non raggiungono il numero legale e l’assemblea non può discutere e deliberare su due debiti fuori bilancio? Questo solo fatto, che certifica la mancanza di continuità amministrativa della Giunta Tedesco, sarebbe bastato a far dimettere tutti i consiglieri comunali in un sussulto di dignità. Invece si preferisce dare la sponda a quello che da qualche giorno è diventato il vero Sindaco di Civitavecchia, quel Vittorio Petrelli che è saltato sullo scranno abbandonato da Fratelli d’Italia e mantiene in vita un’Amministrazione che non ha più forza propulsiva, rinnegando nel contempo il mandato che i suoi concittadini gli hanno affidato per smania personale di potere e bisogno ossessivo di visibilità.
Invece di parlare dei veri problemi della Città si porge orecchio al manipolo di grillini considerando la possibilità di impegnare Civitavecchia in un costoso quanto inutile ricorso giudiziario contro una decisione della Regione Lazio in materia di usi civici.
La situazione è divenuta poi surreale nel momento in cui l’assise, che non aveva accettato di incontrare la Giunta esecutiva dell’Università Agraria, addirittura raccontando di convocare un’apposita conferenza dei servizi che mai si è tenuta, ha sempre disertato gli appuntamenti concordati non rispondendo nemmeno all’appello sollevato dell’Ente sulla questione dell’inquinamento ambientale che sta minacciando il patrimonio arboreo dei civitavecchiesi, invece riceve in audizione, scimmiottando le più austere e meritevoli commissioni parlamentari, i cinque consiglieri dimissionari. A che pro se non quello di distrarre l’opinione pubblica dalle proprie incapacità e dai dissidi interni che stanno minando nel profondo l’intero tessuto democratico e vitale di una Città ridotta in ginocchio anche dall’incapacità dei suoi stessi amministratori?
Invitiamo pertanto il sindaco Ernesto Tedesco, che in maniera incomprensibile si fa ancora tirare la volata da persone senza alcuno spessore politico come Pasquale Marino, nella sua qualità di unico garante della tenuta democratica di questa Amministrazione comunale, a non accettare ulteriori provocazioni e prevaricazioni. Siamo disponibili a ricevere fraterni consigli da colui che stimiamo persona avveduta e perbene ma ogni imposizione o minaccia, in materia di scelte aziendali o su questioni elettorali interne, non potrà che essere considerata una illecita ingerenza e come tale respinta al mittente con le conseguenze del caso.