CIVITAVECCHIA, 14 maggio – Non si può che esprimere profonda delusione e preoccupazione per lo schiaffo dato a tutta la portualità italiana ed in particolare a Civitavecchia con questo decreto Rilancio. Si tratta di un provvedimento, annunciato in pompa magna dal Ministro e seguito da interventi di esponenti a tutti i livelli istituzionali del Governo Pd-M5S-Iv, che riserva appena 6 milioni di euro da dividersi tra 15 Autorità di Sistema, e non contiene alcuna misura specifica per Civitavecchia, il porto leader delle crociere, azzerate per tutto l’anno, ed il territorio, colpito in maniera pesantissima dall’emergenza. Solo proclami finora, a cui non sono seguiti fatti concreti.

Una mancanza che a dispetto degli annunci romani e delle dichiarazioni del presidente dell’Adsp Di Majo, “fiducioso” rispetto alle rassicurazione dei politici locali e non solo del centrosinistra, denota chiaramente un gravissimo segnale alla città e a tutto il comparto del turismo. Solo parole al vento, dal Governo, così come dalla Regione. Dal Decreto Civitavecchia si è passati a decretare, di fatto, il default di un intero sistema portuale, con la concreta prospettiva, di conseguenza, di coinvolgere tutto il territorio.

Massimiliano Grasso

Vice-Sindaco

Assessore alla Portualità e Sviluppo Portuale

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