CIVITAVECCHIA – Il sindaco Ernesto Tedesco: «Noi sappiamo che la morte va considerata come una lanterna posta ad illuminare il mutamento della nostra vita temporale, facendoci ben vedere un rapporto di responsabilità nei confronti del nostro destino eterno. Siamo noi a formare la nostra fisionomia per l’avvenire. Quel che facciamo ora ha una ripercussione nell’eternità».
«Papa Paolo VI per la ricorrenza dei defunti del 2 novembre 1965
A distanza di anni le parole di Paolo VI sono ancora vive e reali. Oggi abbiamo ricordato le vite di coloro che non sono più tra noi e vivono nei nostri ricordi ma soprattutto le vittime della follia del genere umano, i caduti delle guerre. Un tema purtroppo attuale e destabilizzante che ci invita a riflettere su quanto nel mondo sta accadendo e di come tali cerimonie, in questi tempi, abbiamo un significato più ampio.
Dalle tragedie del passato impariamo a costruire un futuro dove la pace possa essere la base per la nostra eternità».