Demolizioni pubbliche
Le iniziative di Natale lasciano una pessima eredità di danni. Passate le feste, gabbati i divieti: e il degrado dilaga.
Per fare un salto occorre una rincorsa. Così, se l’anno 2018 dovrà essere l’anno dei lavori pubblici – copyright Antonio Cozzolino – tanto vale cominciare dalle demolizioni. Infatti la Marina risulta demolita dal giro di giostra con cui l’amministrazione ha deciso di salutare il 2017, proprio mentre il sindaco accenna a non si sa quali lavori fatti male. Anche perché se qualcuno ha messo cartelli in cui si scrive a chiare lettere che mezzi da oltre 3,5 tonnellate non possono passare, e poi passano bestioni, forse è il caso di farsi un esame di coscienza. Tant’è: nell’apatia generale che ormai opprime la città, in settimana abbiamo visto sfilare e far manovre bisonti della strada in aree ben circoscritte ed abbiamo documentato come la pavimentazione ha subìto danni da questo andirivieni. D’altronde, delle iniziative natalizie non ne è andata bene una: le luminarie e le cover dei cellulari nel “mercatino di Natale” le abbiamo raccontate e raccontiamo, con foto, anche del degrado che hanno lasciato, a corso Centocelle come in viale Garibaldi, sforando di giorni il termine perentorio – scritto nero su bianco su documenti ufficiali del Comune – entro il quale dovevano sparire. Di documenti sulle giostre invece non ce ne sono, non sappiamo se quindi il Pincio si fosse tutelato in anticipo rispetto a eventuali danni sulle aree concesse. O forse abbiamo visto nel posto sbagliato: dovevamo cercare all’assessorato ai lavori pubblici, reparto demolizioni?