Arriva l’inverno e con l’inverno l’influenza e, come ogni anno, si presenta l’ormai noto dilemma del se vaccinarsi o
no.
A questo dilemma, in tempo di pandemia, risponde una recente messa a punto pubblicata sul Journal of American College of Cardiology dal titolo “ Vaccinanzione antiinfluenzale per ridurre la morbilità e la mortalità cardiovascolare in pazienti con Covid-19 “.
E’ noto da tempo che le infezioni virali delle vie respiratorie costituiscono fattori di rischio per malattie cardiovascolari così come preesistenti patologie cardiache sono associate ad un aumentato rischio di complicazioni a seguito di infezioni delle vie respiratorie.
Tale stretta correlazione tra infezioni respiratorie ed aumentata mortalità cardiovascolare, riportata già durante la pandemia influenzale del 1918, si riscontra in ogni epidemia stagionale di influenza.
I meccanismi alla base di tale correlazione vanno dalla destabilizzazione di una preesistente patologia cardiovascolare per aumento della domanda metabolica, alla rottura acuta di una placca coronarica a seguito di una intensa risposta infiammatoria od ad un interessamento cardiaco diretto.
Influenza e Covid-19 presentano inizialmente sintomi simili ovvero febbre, tosse e dispnea anche se il Covid-19 sembra essere più facilmente trasmissibile e più virulento . In entrambe le situazioni è presente in numerosi pazienti un coinvolgimento dell’apparato cardiovascolare determinante l’aggravarsi delle condizioni cliniche dei pazienti.
Questa similitudine dei sintomi rischia , in assenza di una massiva vaccinazione per l’influenza, di determinare un sovrapporsi di quadri clinici la cui esigenza di differenziazione sottoporrà il sistema sanitario ad un eccessivo sovraccarico ed aumenterà, per i pazienti cardiopatici ma non solo, il rischio di complicazioni cardiovascolari.
La vaccinazione per le varie malattie ha avuto un impatto enorme sullo stato di salute della popolazione globale. Per tale motivo l’Organizzazione mondiale della sanità nel 2019 ha indicato i dubbi e le perplessità sulla sicurezza e sulla necessità dei vaccini come una delle più gravi minacce alla salute a livello mondiale.
Per tali motivi, mentre attendiamo tutti con ansia il vaccino per il Covid-19 che ancora non c’è, utilizziamo quello contro l’influenza che abbiamo a disposizione rivolgendosi sia al proprio medico curante che al Servizio vaccinazioni della ASL.
Dott. Marco Di Gennaro