In risposta alle diverse sollecitazioni e contestazioni giunte da alcuni consiglieri del Comune di Civitavecchia riguardo all’indirizzo che il Comitato di Gestione dell’AdSP ha approvato mercoledì, 12 settembre, in ordine all’avvio dell’iter di un ATF sulla banchina 26, si fa presente che il vertice di questo ente è disponibile ad illustrare, nelle prossime settimane, al Consiglio Comunale di Civitavecchia (ove venga invitato secondo le procedure previste), le motivazioni sottostanti tale proposta che sono state, peraltro, già sintetizzate nel comunicato stampa di questo ente del 13 settembre u.s.

Si è, anche, disponibili ad illustrare i contenuti dell’ultimo accordo sottoscritto con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (anche in questo caso sintetizzati nel comunicato stampa congiunto del 30 agosto u.s.) che è stato sottoposto all’attenzione del Comitato di Gestione e il cui obiettivo principale è quello di rafforzare il ruolo di Civitavecchia come gateway per intercettare i traffici intermodali che, dall’ovest dell’Europa, devono raggiungere il centro-sud dell’Italia e/o la penisola balcanica e la Grecia e viceversa.

Si precisa, poi, in merito alle contestazioni mosse riguardo l’appello al Consiglio di Stato presentato recentemente da questa Amministrazione (con il patrocinio dell’Avvocatura di Stato) avverso la sentenza del TAR Lazio, che si è trattato di un atto dovuto a tutela degli interessi erariali dell’ente e riguarda un contenzioso che è scaturito da un’ordinanza di ingiunzione che il Comune di Civitavecchia ha notificato al presidente di Majo a poche settimane dall’inizio del suo mandato nonostante che quest’ultimo avesse, da subito, manifestato la disponibilità (tuttora peraltro confermata) a voler negoziare un nuovo accordo di collaborazione che avesse un contenuto più chiaro e articolato (e sottoscritto da un Presidente con pieni poteri), a differenza di quello sottoscritto nel luglio 2015 (che prevede peraltro un gravoso impegno finanziario per questo ente pari a 20 milioni di euro in 10 anni), oggetto dell’attuale contenzioso.

Si coglie, altresì, l’occasione per ribadire che i citati contenziosi con la Total Erg (oggi Italiana Petroli) riguardano i decreti su tasse portuali e sovratasse risalenti agli anni 2013-2014 e rispetto ai quali questa nuova amministrazione ha agito mettendo in campo tutti gli strumenti legali per tutelare gli interessi dell’ente avviando anche un tentativo di accordo stragiudiziale il cui contenuto è stato portato all’attenzione del Comitato di Gestione che ha conferito un preciso mandato al Presidente di questa AdSP (le trattative per raggiungere tale accordo sono tuttora in corso).

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