Assolto perchè il fatto non costituisce reato. Questa la sentenza pronunciata oggi dai Giudici del Tribunale di Viterbo al termine del processo che vedeva imputato il giornalista Paolo Gianlorenzo, accusato di diffamazione dal sindaco Cozzolino per alcuni articoli apparsi sul blog “Etruria News”, nel settembre del 2014. In quegli articoli, veniva evidenziato come Cozzolino avesse scelto di svolgere il suo mandato attraverso l’aspettativa totale dal posto di lavoro, percependo quindi l’indennità piena prevista dalla legge in oltre 3.700 euro mensili. Nel blog, quindi, si sottolineava come il sindaco costasse ogni mese quella cifra alla collettività. Il sindaco, dal canto suo, aveva reagito duramente agli articoli, rimarcando che i 3.700 euro mensili rappresentavano la cifra lorda e che il suo compenso netto era inferiore rispetto a quello percepito precedentemente dal suo abituale datore di lavoro. Cozzolino aveva quindi dato mandato all’avvocatura di Palazzo del Pincio di sporgere querela nei confronti di Gianlorenzo, direttore di Etruria News. Il blog, dal canto suo, aveva successivamente replicato rimarcando di non aver mai scritto che Cozzolino, ribattezato per l’occasione “Cozzamara”, percepisse uno stipendio netto dal Comune di 3.700 euro, ma che quello era il costo sostenuto dai civitavecchiesi. A distanza di due anni e mezzo, oggi è arrivata la sentenza del processo, nel quale, peraltro, il sindaco non si è costituito parte civile. Mentre il pubblico ministero ha chiesto una condanna pecuniaria per Gianlorenzo, il difensore del giornalista, l’avvocato Franco Taurchini, ha chiesto l’assoluzione. In primo luogo motivandola con il diritto di cronaca e di critica sancito dalla Costituzione, e anche perché non essendo gli articoli firmati potevano benissimo non essere stati scritti da Gianlorenzo, che figura come direttore della testata. “Un po’ – ha spiegato il legale – come sostenuto da Beppe Grillo nel suo blog personale, per il quale, di fronte alle critiche per insulti apparsi più volte, risponde solo dei commenti che portano in calce la sua firma”. Come detto, i Giudici del Tribunale viterbese hanno assolto Gianlorenzo con la formula del fatto che non costituisce reato.

(fonte www.trc.it)

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