Differenziata in strada, Gruppo M5S: “E’ inaccettabile che il Vicesindaco voglia chiedere ad Enel di finanziare la raccolta differenziata stradale”
Nella trasmissione andata in onda qualche giorno fa in diretta telefonica su Radio Stella Città 101.2 il Vicesindaco e Assessore alle Partecipate Massimiliano Grasso ha dichiarato che per realizzare la raccolta differenziata stradale nella zona 2 è loro intenzione “trattandosi comunque di un’azione di tipo ambientale, sostanzialmente visto che parliamo di rifiuti, di chiedere ad ENEL (!!!) ad esempio di sostenere l’investimento relativo a questa nuova modalità di raccolta”.
Si tratta indubbiamente di dichiarazioni gravi, a parte la dimostrazione, se ancora ne servissero delle evidenze, che l’amministrazione Tedesco non ha idea di come finanziare e di quanto possa costare questa operazione scellerata che hanno messo in piedi, noi invece sappiamo bene che per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta sono serviti almeno 4 milioni, tra fondi comunali e di Città Metropolitana, quindi soldi pagati con le tasse dai cittadini.
Ma a questo punto le domande sorgono spontanee: per quale ragione Enel dovrebbe accordare questa “donazione” all’amministrazione Tedesco?
Come mai l’amministrazione ad agosto scorso si è affrettata a revocare la realizzazione di un parco pubblico ed annesso skatepark nell’area abbandonata da trent’anni dell’ex campo di calcio Saraudi?
Come mai nessuno parla più di portare a termine le prescrizioni imposte dal Ministero dell’Ambiente per l’esercizio della centrale a carbone già dal 2003, che tra un po’ dovrà essere dismessa senza veder realizzate opere per la città?
La città è informata che tra qualche mese il comune dovrà esprimersi in conferenza dei servizi sulla conversione della centrale a gas?
Dopo quasi 15 anni di carbone i cittadini ancora non vedono neanche realizzate tutte le prescrizioni per il funzionamento, e non vorremmo che la città si piegasse ancora una volta, come avviene da 70 anni, a logiche non sostenibili né dal punto di vista ambientale né dal punto di vista lavorativo. A prescindere dalla fonte di finanziamento, ribadiamo che l’abbandono della raccolta differenziata porta a porta in favore della raccolta stradale in zona 2 rappresenterebbe un enorme danno ambientale per la nostra città, che non ha alcuna necessità di cambiare sistema di raccolta dei rifiuti, visto che il porta a porta avviato da appena un anno ha portato risultati virtuosi passando dal 10 al 75%. Dal punto di vista economico, con il ritorno alla raccolta stradale, l’eventuale risparmio derivante dalla riduzione di trenta unità di personale, sarebbe praticamente annullato dalla maggiore spesa per lo smaltimento in discarica e dai minori ricavi per la vendita di carta, cartone e plastica
Gruppo consiliare M5S