Dopo la nostra richiesta di accesso agli atti abbiamo ricevuto la relazione del 27 luglio sull’andamento del servizio di raccolta differenziata relativamente ai costi d’esercizio. Siamo ancora in attesa delle percentuali raggiunte in questa seconda fase di differenziata, ma già ci sono cose che sembrano non quadrare.
Il numero dei raccoglitori passa da 50 a 63 perché a Civitavecchia, a differenza di tanti altri comuni, gli autisti non possono partecipare alla raccolta ma devono restare sul mezzo. Ci sono comuni che addirittura fanno girare il mezzo solo con l’autista che fa anche da raccoglitore. Qui no! Noi abbiamo bisogno di un autista e due operatori. Questo ha fatto sì che il giorno dopo che ce ne siamo andati i lavoratori interinali sono passati da 30 a 52, con un inevitabile aumento dei costi.
Bisogna ricordare inoltre che nel passaggio da HCS a CSP gli addetti alla raccolta erano 142! Pur togliendo gli operatori che si occupano della stazione di trasferenza e dello spazzamento, per scendere a 56 effettivi non è semplice. Che fine hanno fatto gli altri raccoglitori?
Poi si parla di correttivi per ottimizzare il servizio. Per fortuna sembra che la revoca della differenziata al mercato, proposta da Grasso e Magliani, sia stata ri-revocata, rimangiandosi la paternità della splendida idea ed accollandola a De Leva.
Alcuni dei correttivi che “sembrano” essere stati confermati sono:
1. Eliminare la raccolta domenicale. Quindi uno dei ritiri verrebbe a mancare. Auspichiamo che non si sia pensato di lasciare un solo giorno per la raccolta della plastica perché bisognerebbe gestire quantitativi enormi che si concentrerebbero in un solo giorno.
2. Riduzione dell’orario notturno a 2 ore. Questo implicherebbe l’inevitabile fatto che la raccolta si estenderebbe nelle ore mattutine. Immaginiamo le prime ore del mattino con le scuole aperte ed i raccoglitori in giro? Ma poi chi potrà riportare dentro il mastello? Prenderemo un permesso a lavoro per riportarli dentro? O come molto più probabilmente succederà, avremo i mastelli esposti per tutto il giorno?
3. Istituzione di punti di raccolta per le “case sparse” in sostituzione delle staccionate. Questo, come suggerito da esperti del settore, creerebbe un inevitabile effetto discarica. Per non parlare della proposta di tornare alla raccolta stradale, una vera offesa alla Civitavecchia che vuole crescere e continuare con la raccolta porta a porta.
Poi bisogna chiedersi che fine ha fatto il concorso che doveva essere espletato entro l’estate con l’ausilio dei centri per l’impiego. Per caso l’indirizzo politico è cambiato?
Consigliamo vivamente a Grasso e Magliani di coadiuvare i responsabili di CSP per mettere in campo quei correttivi in grado di eliminare le sacche di inefficienza che potrebbe portare a forti risparmi. Esiste un software per il monitoraggio dei percorsi e la pianificazione delle squadre e dei giri di raccolta. Viene usato? O è stato dimenticato su un computer spento? Che fine ha fatto il contratto per la fornitura dei mezzi che eviterebbe i costi di noleggio?
Cari Grasso e Magliani, scendete in trincea e sporcatevi le mani. C’è bisogno di lavorare tanto per evitare un passo indietro. I civitavecchiesi non se lo meritano.
Bisogna ricordare inoltre che nel passaggio da HCS a CSP gli addetti alla raccolta erano 142! Pur togliendo gli operatori che si occupano della stazione di trasferenza e dello spazzamento, per scendere a 56 effettivi non è semplice. Che fine hanno fatto gli altri raccoglitori?
Poi si parla di correttivi per ottimizzare il servizio. Per fortuna sembra che la revoca della differenziata al mercato, proposta da Grasso e Magliani, sia stata ri-revocata, rimangiandosi la paternità della splendida idea ed accollandola a De Leva.
Alcuni dei correttivi che “sembrano” essere stati confermati sono:
1. Eliminare la raccolta domenicale. Quindi uno dei ritiri verrebbe a mancare. Auspichiamo che non si sia pensato di lasciare un solo giorno per la raccolta della plastica perché bisognerebbe gestire quantitativi enormi che si concentrerebbero in un solo giorno.
2. Riduzione dell’orario notturno a 2 ore. Questo implicherebbe l’inevitabile fatto che la raccolta si estenderebbe nelle ore mattutine. Immaginiamo le prime ore del mattino con le scuole aperte ed i raccoglitori in giro? Ma poi chi potrà riportare dentro il mastello? Prenderemo un permesso a lavoro per riportarli dentro? O come molto più probabilmente succederà, avremo i mastelli esposti per tutto il giorno?
3. Istituzione di punti di raccolta per le “case sparse” in sostituzione delle staccionate. Questo, come suggerito da esperti del settore, creerebbe un inevitabile effetto discarica. Per non parlare della proposta di tornare alla raccolta stradale, una vera offesa alla Civitavecchia che vuole crescere e continuare con la raccolta porta a porta.
Poi bisogna chiedersi che fine ha fatto il concorso che doveva essere espletato entro l’estate con l’ausilio dei centri per l’impiego. Per caso l’indirizzo politico è cambiato?
Consigliamo vivamente a Grasso e Magliani di coadiuvare i responsabili di CSP per mettere in campo quei correttivi in grado di eliminare le sacche di inefficienza che potrebbe portare a forti risparmi. Esiste un software per il monitoraggio dei percorsi e la pianificazione delle squadre e dei giri di raccolta. Viene usato? O è stato dimenticato su un computer spento? Che fine ha fatto il contratto per la fornitura dei mezzi che eviterebbe i costi di noleggio?
Cari Grasso e Magliani, scendete in trincea e sporcatevi le mani. C’è bisogno di lavorare tanto per evitare un passo indietro. I civitavecchiesi non se lo meritano.
Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle