Il porta a porta verrà esteso da lunedì a tutta la città. Ma le criticità non mancano: lavoratori oggi in assemblea. Messi in discussione turni, orari e sicurezza. Usb, Fiadel e Ugl non ci stanno

CIVITAVECCHIA – A meno di 48 ore dall’estensione della raccolta porta a porta a tutta la città, scatta la diffida da parte di Ugl, Usb e Fiadel. Questa mattina, infatti, i lavoratori si sono riuniti in assemblea insieme ai sindacati, critici dopo la riunione convocata con urgenza ieri dalla società per definire i dettagli in vista della partenza del servizio. “Servizio – hanno tuonato le tre sigle – che fa acqua da tutte le parti, esteso a forza lunedì nonostante siano ancora tante, troppe, le criticità”.

I problemi riguardano, in modo particolare, l’organizzazione dei turni, gli orari di lavoro che non rispecchierebbero i contratti, con il giusto stacco da un turno e l’altro, la sicurezza dei lavoratori. E poi il c’è il discorso dei buoni pasto e di una indennità per gli operatori dell’igiene: niente di tutto questo. Motivi per il quale l’amministrazione e la Csp sono state diffidate dal far partire il secondo step prima di una riorganizzazione adeguata del servizio. Ma i tempi non ci sono ormai e lunedìi sarà, per molti aspetti, una giornata campale. Soprattutto perché mancano ancora circa 3000 mastelli da consegnare, con il porta a porta che quindi non potrà essere effettivamente esteso a tutto il territorio.

Cosa accadrà quindi lunedì? Gli operatori dovranno svolgere il servizio notturno nella zona 1-centro, quello diurno per il resto della città, o almeno dove ci sono i mastelli ed i carrelati; inoltre dovranno svuotare i cassonetti stradali, che verranno pian piano tolti a partire solo dalla prossima settimana e che già in questi giorni, specie nelle periferie, sono strapieni. «La volta scorsa erano 300 cassonetti e abbiamo impiegato due settimane per toglierli – ha spiegato il sindaco Cozzolino – ne rimangono 800 e ci vorrà di più; inizieremo dalle zone più centrali, procedendo a cerchi concentrici fino alle periferie. Comunque non vedo le grosse criticità che vengono segnalate. La copertura, a livello di consegna dei mastelli, è a circa l’80%, nella norma. Per il resto il porta a porta va fatto, non si poteva certo tornare indietro». Eppure i sindacati criticano l’assenza di un accordo, la mancata programmazione e progettazione, in termini di gestione del servizio, mezzi e uomini. La società ricorrerà, anche questa volta, all’assunzione di interinali, 9 in particolare: 50 gli addetti alla raccolta di Csp ed una trentina gli interinali in aggiunta. «Lavoratori – hanno aggiunto le tre sigle sindacali – costretti a lavorare 7 giorni su 7, per 5 domeniche di seguito, senza rispettare gli orari previsti dai contratti. Attendiamo una convocazione della società per risolvere questi problemi, pronti a denunciare un’attività antisindacale e a mettere in campo qualsiasi iniziativa, fino allo sciopero». Fonte Civonline

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