Disagi trasporto pubblico, il sindaco scrive a Cotral e Regione
«Se Cotral e Regione Lazio non sono in grado di gestire il trasporto pubblico per i nostri studenti, lo dicano che ci organizzeremo per garantire un servizio così importante per i ragazzi». Lo afferma il sindaco Sergio Caci a seguito delle lamentele a una settimana dall’inizio dell’anno scolastico. Il primo cittadino ha inviato una lettera al Presidente Cotral Amalia Colaceci, all’assessore regionale alle Politiche del Territorio e Mobilità Michele Civita e per conoscenza al Presidente Zingaretti e al Presidente della Provincia di Viterbo Pietro Nocchi. «Fotocopia dello scorso anno – aggiunge il primo cittadino – che ricalca gli stessi disagi dovuti a corse soppresse e pullman affollati. Gli studenti che si sono rivolti a me lamentano la mancanza di alcune corse in concomitanza o almeno vicine agli orari di entrata ed uscita delle scuole e il non adeguato numero di bus, rispetto al numero degli studenti che hanno acquistato il servizio tramite un abbonamento annuale pagato in anticipo». «Riconosco che l’azienda di trasporto – continua il sindaco nella missiva – ha fatto un notevole sforzo per il rinnovo del parco macchine ma se non aumenta il loro numero e quello degli autisti, tale sforzo è vanificato dall’atteggiamento di questo inizio anno scolastico. Mi chiedo se risponde al vero che le frequenze degli autobus in partenza da Montalto di Castro per Viterbo, Tarquinia o Civitavecchia, spesso non corrispondono agli orari di entrata e uscita degli istituti scolastici. E se è vero che molti studenti, sopratutto sulla tratta Montalto di Castro-Tarquinia e ritorno, sono costretti a viaggiare in piedi perché il servizio offerto non è adeguato al numero degli studenti. A tal proposito ricordo che il passaggio su rete autostradale non prevede che ci siano persone in piedi sull’autobus. Pertanto – conclude il sindaco nella lettera – Vi esorto a verificare bene la situazione su questa tratta, al fine di garantire ai nostri studenti un viaggio in tutta sicurezza».