Distorsioni della tibio-tarsica (3^ parte)

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Terapia

In caso di lesione acuta di primo grado il riposo, la crioterapia, la terapia medica, l’uso di tutore bivalve e una precoce riabilitazione propriocettiva, consentono un recupero entro 3-4 settimane. Per le lesioni di secondo grado si applica la stessa modalità di trattamento, evitando il carico per una settimana, e dilazionando i tempi di recupero. Nelle lesioni di terzo grado, l’articolazione viene immobilizzata per 3-4 settimane, applicando inizialmente una valva gessata. Dopo 4-6 giorni di scarico completo, farmaci anti infiammatori non steroidei, antiedemigeni e crioterapia, se la tumefazione è regredita, si può procedere all’immobilizzazione definitiva mediante apparecchio gessato chiuso con cui iniziare il carico dopo 2-3 giorni. Alla rimozione del gesso andrà effettuato un prolungato trattamento fisioterapico per il recupero dell’articolarità e della propriocezione. Nella fase cronica, il trattamento conservativo può dare buoni risultati nella prevenzione delle recidive, a patto che il paziente utilizzi calzature idonee, con tacchi bassi e larghi e forti alti e rigidi e un tutore bivalve oppure un bendaggio a cerotto per la pratica di sport a basso rischio. Il trattamento chirurgico viene riservato a lesioni acute gravi e ai casi di instabilità di alto grado in soggetti giovani con richieste funzionali elevate.

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