D’Ottavio: mi vedono dappertutto…
Mi sorprende essere al centro dei pensieri di Daniela Lucernoni, dopo che anche altri suoi colleghi consiglieri comunali mi hanno visto qua e là per il mondo. La informo tuttavia che il 23 dicembre non mi trovavo a Civitavecchia, ma a dirla tutta ero in vacanza. Non ho quindi partecipato alla riunione, dov’era invece il collega Manuel Magliani, nell’operato del quale abbiamo peraltro una piena fiducia, come nelle altre persone tirate in ballo in questa vicenda.
Con l’occasione, mi permetto di esprimere sconcerto per il fatto che il M5s riesca a parlare come se nulla fosse del forno crematorio, come ha già fatto con l’impianto di itticoltura a mare, dopo che ha con “opere ed omissioni” nel suo quinquennio di Amministrazione contribuito in maniera determinante a portare a Civitavecchia. Non entro nei contenuti, ognuno può pensarla come vuole, ma qui il Movimento 5 stelle vuol convincerci che la pensa al contrario di quello che ha fatto. Ed è solo una delle tante ragioni per cui costoro non dovrebbero avere neanche il coraggio di uscire di casa.
Forse proprio per questo c’è un sentimento avverso nei miei confronti: il timore che possa nascere un paragone tra ciò che stiamo già iniziando a fare, trasformando la città, e ciò che invece non hanno fatto loro, incapaci di lasciare un segno in 5 anni di attività politica.
Roberto D’Ottavio
Con l’occasione, mi permetto di esprimere sconcerto per il fatto che il M5s riesca a parlare come se nulla fosse del forno crematorio, come ha già fatto con l’impianto di itticoltura a mare, dopo che ha con “opere ed omissioni” nel suo quinquennio di Amministrazione contribuito in maniera determinante a portare a Civitavecchia. Non entro nei contenuti, ognuno può pensarla come vuole, ma qui il Movimento 5 stelle vuol convincerci che la pensa al contrario di quello che ha fatto. Ed è solo una delle tante ragioni per cui costoro non dovrebbero avere neanche il coraggio di uscire di casa.
Forse proprio per questo c’è un sentimento avverso nei miei confronti: il timore che possa nascere un paragone tra ciò che stiamo già iniziando a fare, trasformando la città, e ciò che invece non hanno fatto loro, incapaci di lasciare un segno in 5 anni di attività politica.
Roberto D’Ottavio