Aristarco di Samo, un astronomo greco vissuto tra il 300 e il 230 a.C., fu il primo a suggerire che fosse la Terra a girare attorno al Sole, piuttosto che il contrario. Egli fece anche la prima stima della distanza della Luna (sezione (8c)), e furono le sue accurate osservazioni di un’eclisse lunare, individuando la posizione del Sole sulla parte opposta del cielo, che permisero a Ipparco, 169 anni più tardi, di scoprire la precessione degli equinozi. Niccolò Copernico, che fu anche un ecclesiastico, un giurista, un governatore, un astrologo e un medico, passa alla storia per la sua teoria che propone il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti componenti il sistema solare. Ma in realtà riprende quella greca di Aristarco di Samo dell’eliocentrismo, la teoria opposta al geocentrismo, che voleva invece la Terra al centro del sistema. Quindi non è merito suo l’idea, già espressa dai greci, ma la sua rigorosa dimostrazione tramite procedimenti di carattere matematico. È grazie a uomini così, brillanti e liberi, che l’umanità da sempre progredisce nelle scoperte e nella conoscenza. Uomini che fanno paura ai sistemi politici e morali della nostra società cosiddetta civile, scientifica e moderna. Sistemi di certezze autoreferenziali e ciechi il cui fine ultimo è senza dubbio gestire le masse, le coscienze e sopravvivere nel tempo mantenendo la propria identità. Ma l’insegnamento di uomini eccezionali che nella storia sono andati oltre il conosciuto e la realtà mentale condizionata proiettata che fa vedere e percepire le cose non per quello che sono ma per quello che “è giusto” vedere, ci ricorda la responsabilità di essere persone adulte, capaci di camminare con le nostre gambe e di decidere per noi stessi. Ci vuole tanto coraggio e fiducia in se stessi per rompere gli schemi mentali e conoscerci, accettarci e crescere per quello che siamo, è vero, ma non si può restare sempre bambini e arrabbiarci e lamentarci perché le cose e le persone non sono come le vogliamo o ci aspettiamo. L’uomo libero si muove nella vita accompagnato dal dubbio e alimentato dall’amore per la conoscenza. Non cerca ciò che conosce, non fa la stessa strada per andare a lavoro o tornare a casa, non guarda per terra ma ha lo sguardo teso in avanti e spesso alza gli occhi al cielo.

continua…

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