Ianniello: “Civitavecchia: un altro comune orientato verso l’adesione al progetto SPRAR”
“Un’altra amministrazione che ha deciso di firmare questa cambiale in bianco, a discapito come sempre dei stessi cittadini. Oggi pomeriggio al comune di Civitavecchia, si è tenuto un incontro con i così detti addetti ai lavori. Parte della maggioranza, che ovviamente sostiene tale scelta scellerata, una ridottissima presenza della stessa opposizione e, poca partecipazione dei cittadini comuni. Si sono susseguiti vari interventi degli addetti ai lavori a sostegno di tale scellerata eventuale decisione. È intervenuta la Dott.ssa Spada del servizio centrale per l’accoglienza, che ovviamente ha illustrato ciò che prevede il progetto SPRAR, è intervenuta ovviamente sempre a sostegno dell’accoglienza l’onorevole Marietta Tidei (PD), sono intervenuti i referenti di Sant’ Egidio Amnesty international. Oltre che alla croce rossa. Praticamente ascoltando i vari interventi tutti a sostegno di questa accoglienza caritatevole tutto era bello e giusto. Ma è mai possibile che non esistano lati negativi in tutto ciò? Bene allora ancora una volta cercherò di dare qualche delucidazione su tale e pura follia. Iniziamo con il dire che l’adesione al progetto SPRAR è del tutto volontaria da parte dei comuni. Una volta aderito al progetto le amministrazioni si dovranno adoperare per la cosiddetta accoglienza e inclusione degli immigrati, le prefetture a tal punto dara il suo ok all’arrivo di un certo numero di immigrati tale quota varia a seconda della densità della popolazione di detto comune. Oggi la quota è pari a 2,5 / 3 immigrati ogni 1000 abitanti. Esiste una clausola di salvaguardia, la quale prevede che i comuni che aderiscono allo SPRAR sono immuni da ulteriori arrivi, niente di più falso e vessatorio, stando alle vigenti norme sull’immigrazione, in quanto nessuna prefettura può dichiarare immune da nuovi arrivi di immigranti un qualsiasi comune che aderisce al progetto SPRAR, è lo spiego con una semplice riflessione “poniamo il caso che tutti i comuni aderiscano al progetto SPRAR è di conseguenza ogni uno prenda la quota immigranti spettante stando agli attuali parametri. Ma tutti i nuovi e continui arrivi dove verranno mandati? Ecco che allora verranno rivisti in aumento gli attuali parametri e di conseguenza verranno inviati ai comuni aderenti tale progetto. Altra considerazione a cui invito i cittadini a riflettere sono i progetti privati, secondo voi per fronteggiare tale imponente emergenza le prefetture potranno mai negare l’adesione da parte di privati ad accogliere immigrati? È doveroso ricordare che tali progetti sono finanziati per il 95% il 5% rimane a carico dei comuni precisando che il 5 % non necessariamente deve essere per forza sotto forma economica. Non so voi ma io non conosco nulla che non sia riconducibile al lato economico. Ad esempio il comune mette a disposizione una sala? Bene tale sala ha sicuramente dei costi di gestione luce, acqua, eventuale riscaldamento che rimangono a carico del comune di conseguenza dei cittadini. Di sicuro tali costi superano il 5%, altra considerazione. Sta nel fatto concreto che diversi comuni che già hanno aderito allo SPRAR da diverso tempo sono ancora in attesa del 95% del finanziamento. Per tanto tali comuni si ritrovano a doversi caricare del 100% ricordiamo che nel caso di comuni che si devono accollare al 100% anche le spese degli immigrati tali spese saranno inevitabilmente a carico dei stessi cittadini, proseguiamo nel ricordare che ai comuni che aderiscono al progetto SPRAR verranno riconosciuti €500 00 a singolo immigrato. Concludo nel dire a TUTTI i sostenitori di questa accoglienza caritatevole finiamola di illudere i cittadini. Quando volte dare informazioni fatelo ma non continuate ad prendere in giro i cittadini. Concludo con il ribadire nuovamente che il Paese che Risorge movimento civico non è contro l’accoglienza ma si ad una accoglienza sostenibile. Ma con le attuali norme e leggi tutto ciò non è possibile”.
Lo ha dichiarato Carmine Ianniello.