E il nuovo capogruppo ha la sindrome cinese
A raschiare il fondo, si rischia di bucare il barile. È quello che sta avvenendo ai 5 stelle. Che rimescolano, cercando di coprire le falle che si aprono nella loro compagine amministrativa, ma poi finiscono sempre più spesso per mettere a nudo una consapevolezza: quella che la consiliatura è sostanzialmente fallita. Così, nella settimana in cui abbiamo appreso che Francesco Fortunato va a sostituire Emanuele La Rosa nel posto di capogruppo M5s, è pure emerso che lo stesso Fortunato ha già le valigie pronte per un viaggio istituzionale che lo porterà in Cina. Il che ridurrà di nuovo il numero di consiglieri presenti allungando la paralisi amministrativa dopo le dimissioni di Riccetti da presidente dell’assise e il suo passaggio alla minoranza. Un disastro per la città, condannata dalla ricerca spasmodica di questi dilettanti allo sbaraglio di mantenere la linea di galleggiamento ben oltre ogni questione di dignità. La Cina è vicina, diceva quello. Speriamo pure la fine di questo strazio.