EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ ECONOMICA
GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO DI LADISPOLI INCONTRANO LA GUARDIA DI FINANZA.
Stimolare nei giovani una maggiore consapevolezza del ruolo rivestito dal Corpo della Guardia di Finanza, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini; illustrarne l’identità e i compiti; creare e diffondere il concetto di “sicurezza economica e finanziaria”; spiegare il significato di “legalità economica” attraverso esempi concreti riscontrabili nella vita quotidiana; incrementare negli studenti la consapevolezza del loro ruolo di cittadini, titolari di diritti e di doveri che investono anche il piano economico: sono questi alcuni degli obiettivi contenuti nel Protocollo di Intesa sottoscritto dal 2011 fra la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Istruzione. Un programma pluriennale di incontri organizzati nelle Scuole Primarie e Secondarie, finalizzati appunto a sensibilizzare i giovani sul valore civile ed educativo della legalità economica.
E martedì 30 gennaio il Luogotenente Renato Terrevoli e il Maresciallo Aiutante Franco Proietti, della Compagnia di Ladispoli, hanno spiegato agli studenti dell’Istituto Alberghiero di via Federici i compiti e il ruolo delle Fiamme Gialle. Tre i temi affrontati: contrasto al fenomeno dell’evasione fiscale, lotta alla contraffazione, attività di prevenzione e repressione in materia di sostanze stupefacenti.
“E’ il settimo incontro che svolgiamo nelle scuole del Comune di Ladispoli per sensibilizzare i giovani sul tema della legalità economica, – ha affermato il Luogotenente Terrevoli – che va rispettata non tanto o non solo per paura delle relative sanzioni, bensì per il suo valore etico, sotto il profilo individuale e sociale. La Guardia di Finanza è un organo di polizia economico-finanziaria che lavora quotidianamente contro reati quali l’evasione, le frodi fiscali, la corruzione: minacce subdole che mettono a rischio la credibilità di un Paese, attentano al suo sviluppo economico e sociale, ma soprattutto penalizzano i cittadini onesti e sottraggono fiducia ai giovani, privandoli di migliori opportunità per il futuro”.
“Ogni individuo può e deve fare il proprio dovere a favore del bene collettivo. – ha aggiunto il Maresciallo Franco Proietti – La Costituzione è chiara. L’Art. 53 recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Ciò significa che chi evade il fisco sottrae risorse alla comunità in cui vive e priva la società di strumenti fondamentali per promuovere lo sviluppo, strutturare e migliorare il welfare, potenziare i servizi pubblici”.
“E’ nostro dovere di educatori promuovere ogni iniziativa finalizzata a diffondere il concetto di legalità fra i giovani – ha affermato la Dirigente Scolastica dell’Istituto “Giuseppe Di Vittorio” Prof.ssa Vincenza La Rosa – Si tratta di un principio basilare delle democrazie moderne: rispettare le regole fondamentali del patto sociale significa tradurre in comportamenti e pratiche quotidiane il senso più profondo di una cittadinanza autentica e consapevole”.
L’incontro che si è svolto all’Alberghiero di Ladispoli è stato organizzato dalla Prof.ssa Rosa Torino, Docente di Diritto dell’Istituto Professionale di via Federici.
La Guardia di Finanza – ha spiegato il Luogotenente Terrevoli – è un corpo di polizia ad ordinamento militare e dipende direttamente dal Ministro dell’Economia. Creata nel 1774 nel Regno di Sardegna, dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia nel 1861 ha assunto la denominazione di ‘Corpo della Regia Guardia di Finanza’. Dopo aver partecipato ai due conflitti mondiali, a partire dal 1949, con il riassetto del sistema tributario italiano, ha visto riordinare le proprie competenze.
Attualmente il Corpo della Guardia di Finanza ha una forza organica di circa 68.000 militari delle varie categorie (ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri). In virtù del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177, dal 1° gennaio 2017 la Guardia di Finanza è divenuta l’unica Forza di Polizia operativa sul mare.
Negli ultimi anni, la dimensione internazionale delle attribuzioni del Corpo è stata valorizzata con compiti di assistenza, consulenza ed addestramento delle polizie locali in vari Paesi del mondo (Kosovo, Afghanistan, Haiti e Libia), sia in ambito NATO (concorrendo alle PSO, Peace Support Operations), sia in operazioni di peacekeeping e di cooperazione internazionale, promosse dall’ONU o dall’UE.