Elezioni Agraria Tarquinia, Leoncelli: “Esperienza positiva nonostante la sconfitta. Il progetto politico proposto deve essere un punto di partenza”
“È stata un’esperienza bella, faticosa e impegnativa che mi ha permesso di conoscere ancora più a fondo la città e tante nuove persone. Dico grazie alla mia famiglia che ha appoggiato la mia scelta e mi ha sostenuto, condividendo con me ogni momento della campagna elettorale. Ringrazio poi tutti i candidati di Tarquinia 2024, Partito Democratico e I Moderati che hanno voluto essere i volti di un progetto politico nuovo e che si sono impegnati in queste settimane con tutto loro stessi.
Ringrazio inoltre chi ha creduto nella mia candidatura, in primis i consiglieri comunali Sandro Celli, Enrico Leoni, Manuel Catini e Arianna Centini, Gino Stella, per I Moderati, e il segretario del Pd Emanuele Scomparin, quale figura di garanzia di una coalizione che voleva rilanciare l’Università Agraria. E rivolgo un sincero grazie ai 2029 tarquiniesi che mi hanno votato, cittadini che hanno creduto in me e in quello che avrei rappresentato se fossi stato eletto presidente.
La comunità tarquiniese ha fatto una scelta chiara, affidando la guida dell’Ente di via Giuseppe Garibaldi ad Alberto Tosoni, al quale auguro buon lavoro. Insieme ai consiglieri Sara Cori, Alice Battellocchi, Giuseppe Piferi e Giuseppe Scomparin ricopriremo il ruolo di opposizione con grande impegno. Saremo una minoranza seria, che non farà sconti ma non distruttiva. Il nostro compito sarà quello di controllare l’operato della nuova amministrazione Tosoni e di spingerla a prendere le scelte migliori per l’Università Agraria nell’interesse di tutti.
Infine una considerazione. Credo che ci siano presupposti perché questo progetto politico possa svilupparsi e rafforzarsi nei prossimi mesi, aprendosi ancora di più per coinvolgere le energie migliori della città con l’obiettivo di creare un’alternativa valida e concreta nel 2024 a un’amministrazione comunale arroccata sulle sue posizioni e incapace di dialogare”. Così in una nota Maurizio Leoncelli.