Incredibile vicenda che sta riguardando un gruppo di militari italiani, di stanza a Mosul in Iraq, che non potrà votare per un ingorgo burocratico.
I militari, alcuni del quali appartenenti al 7° reggimento NBC di Civitavecchia (caserma Piave), dovevano rientrare in patria a fine febbraio.
Sono stati trattenuti a Mosul proprio per farli votare, ma questo non sarà possibile, nonostante abbiano fatto regolare domanda all’ambasciata italiana.
La situazione ha creato forti malumori tra i militari e non sembra sia stato possibile risolverla. Intanto, i famigliari in Italia hanno segnalato la cosa ad alcuni partiti politici.