Emanuele La Rosa: “Il consiglio comunale si esprima sul valido accordo fra Comune e Porto”
“L’accordo siglato fra Comune e Porto per migliorare l’accoglienza turistica è perfettamente valido.
La sentenza emanata ieri dal TAR Lazio rappresenta un netto punto di svolta nella vicenda che, inevitabilmente, era anche stata al centro del dibattito politico.
Come consigliere comunale M5S avevo presentato un ordine del giorno per portare la situazione dell’accordo Comune – Porto in consiglio, ma dopo che si era andati per vie legali lo avevo ritirato, perchè parlare in aula Pucci di un argomento del genere in attesa di giudizio, avrebbe lasciato il tempo che trovava.
Ora l’Adsp dovrà erogare subito al Comune i primi 2 milioni di euro mentre per quanto riguarda le annualità successive la sentenza del TAR sostiene: “Per le annualità successive i contributi saranno dovuti solo se e nella misura in cui i programmi di miglioramento dei servizi, delle infrastrutture e del decoro urbano saranno debitamente concordati da entrambe le parti.”
Poiché l’accordo è perfettamente valido, con l’Ordine del Giorno il Consiglio Comunale chiederà all’Autorità Portuale, per conto dei cittadini di Civitavecchia, di onorare gli impegni presi e di lavorare in sinergia con l’attuale e le prossime amministrazioni comunali e di concordare i lavori da progettare e da eseguire al fine che la città possa accogliere i milioni di croceristi che ogni anno transitano per Civitavecchia nel migliore dei modi.
Mi auguro che anche gli altri partiti possano votare favorevolmente questo ordine del giorno perchè i benefici di tale accordo, giudicato perfettamente valido dal TAR Lazio, ricadranno su Civitavecchia non solo nel periodo di amministrazione del Movimento 5 Stelle ma anche nella prossima amministrazione, di qualunque colore politico sarà.
La politica di Civitavecchia per una volta faccia squadra ed inviti il Porto a non venire meno ai suoi impegni presi e a non perdere ulteriormente prezioso tempo”.
Lo ha dichiarato Emanuele La Rosa
Consigliere Comunale M5S