Oggi le scuole di tutta Italia necessitano di computer per la formazione a distanza e l’educazione digitale degli studenti. L’accesso all’informatica per tutti è oggi più che mai fondamentale sia per lo studio sia per la comunicazione. E’ importante quindi avere una disponibilità di strumenti tecnologici adeguati che possano far fronte alle nuove necessità didattiche e tecnologiche. Per questo la Fondazione ha deciso di donare 15 case pc ricondizionati, in buono stato e funzionanti, con all’interno il sistema operativo Windows 10 agli Istituti Comprensivi di Civitavecchia.
L’investimento nel breve periodo permetterà di far fronte alle esigenze informatiche dovute all’emergenza Covid, nel medio e lungo periodo i pc saranno utili per innovare la strumentazione a disposizione della scuola.
“Il nostro obbiettivo, come Fondazione, – dichiara Inge Molinari, Presidente – è quello di contrastare le disuguaglianze educative. Ad un anno dall’inizio della DAD, si evince che uno dei grossi problemi riscontrati è la scarsa dotazione tecnologica nelle case e nelle scuole. Lo scorso anno abbiamo donato i tablet, quest’anno abbiamo scelto di sostenere le scuole della città con dei pc fissi che comunque potranno risultare utili anche in futuro”.
I dati lo confermano: contrastare la povertà educativa rappresenta una priorità per il futuro del nostro paese. L’emergenza sanitaria in corso ha inasprito le disuguaglianze. Con le limitazioni imposte per contenere la pandemia e la brusca sospensione delle attività scolastiche, i più piccoli rischiano di pagare il prezzo più alto in termini di opportunità, crescita e sviluppo sociale, economico e culturale. La povertà educativa e l’abbandono scolastico comprometteranno il futuro dei giovani e del paese se non verranno contrastati con adeguate forze e risorse. “Ci stiamo muovendo anche attraverso il progetto di promozione alla lettura nell’infanzia “Se leggo io…leggi anche tu” finanziato dal MIC e dal Centro per il Libro e la Lettura e che ha come capofila Il Ponte – dichiara Mario Molinari – perché crediamo che dalla lettura dipendono lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità. Leggere permette ad ogni bambino ed adulto di mettersi al riparo dal dilagante, purtroppo, fenomeno dell’analfabetismo funzionale.”