“L’appello del segretario del PD Leopardo affinché il Sindaco di Civitavecchia faccia un passo indietro e non entri a far parte del Comitato di Gestione dell’Autorità Portuale, sarebbe da inserire tra le più grottesche commedie del cattivo gusto, se solo non fosse che non di commedia si tratta, ma di realtà.
Si chiede che il Sindaco, democraticamente eletto e fino a prova contraria (cioè fino alle prossime elezioni) primo rappresentante della città che ospita il porto, si autoelimini, stabilendo un principio che escluderebbe ora e per sempre Civitavecchia dalla gestione del SUO porto.
E in funzione di cosa? Magari di una comprovata professionalità tipo quella di Fabio Ciani?
Non creda il segretario Leopardo che siamo privi di memoria, davvero non lo creda, perché farebbe un errore.
D’altra parte non potremmo, perché ci pensa il suo partito a tutti i livelli istituzionali a ricordarci quali siano le logiche che muovono le loro scelte sulle nomine, mai trasparenti.
Perché non parla il buon Leopardo della nomina effettuata da Zingaretti? Perché non chiede a Zingaretti il motivo che lo ha indotto a procedere ad una nomina di evidente incompatibilità, così come l’ANAC non poteva far altro che confermare? Perché non chiede conto a Zingaretti del motivo per il quale, con il suo “disattento” modo di agire, ha bloccato un’Autorità Portuale? Perché non chiede a Zingaretti come intende procedere adesso, per la nomina di sua competenza? Forse perchè Leopardo non può attaccare un suo collega di partito, gerarchicamente superiore, che ha nominato il maggior regista della sfiducia al suo ex sindaco? Devo dedurre che nemmeno all’interno del Pd ci si parli, o che forse ha fatto bene Luciani a sfiduciare Tidei padre secondo Zingaretti?
Il presidente della Regione Lazio farà ora magari un bando, dove magari qualche comprovata ed esperta professionalità civitavecchiese, non incompatibile, potrà avere modo di proporsi? Oppure no? Visti i precedenti, viene da pensare che sarà “oppure no”. Tutt’altri pensieri impegnano in questo momento il presidente Zingaretti, preso a garantire gli equilibri interni al PD ed ai suoi più o meno occasionali sostenitori.
La malafede del segretario Leopardo supera veramente ogni decenza, pronto a penalizzare la città pur di inserire i nomi di suo gradimento in dispetto ai principi della meritocrazia.
No, signori del PD, non mi assumerò la responsabilità di stabilire il terribile precedente per cui il Sindaco di Civitavecchia viene escluso dalla gestione del porto. D’altronde in due anni e mezzo di comitato portuale ho avuto modo di seguire da vicino molte delle dinamiche del porto ed ho la forte volontà di portare il mio indirizzo politico all’interno del comitato, forte dell’esperienza maturata.
Non ho alcuna intenzione di rinunciare, consapevole dell’onore e della responsabilità dell’incarico, così come sono consapevole della pienezza del requisito principe che al Sindaco è richiesto: quello della rappresentanza istituzionale, per cui Leopardo e il suo partito dimostrano di non avere alcun rispetto”.
Lo ha dichiarato Antonio Cozzolino, Sindaco di Civitavecchia.