Carlo TARANTINO

L’Enel è sempre più lontana dagli interessi della città, continuano a giungermi le segnalazioni di ritardi nell’assegnazione degli appalti e soprattutto nelle liquidazioni dei corrispettivi da parte dell’azienda elettrica. Tutto ciò colpisce soprattutto le piccole imprese cittadine che operano nell’indotto, già strangolate dalla ritardata fatturazione e costrette ad anticipazioni bancarie per pagare i propri lavoratori.

Se sarò eletto Sindaco andrò immediatamente a rinegoziare i rapporti con il polo energetico: deve essere garantita occupazione stabile e lavoro per la città.

Dove è finita la responsabilità sociale d’impresa da sempre sbandierata in tutti i convegni dalle massime cariche aziendali, se si opera in questo modo da peggiore padrone delle ferriere?

Non bastano le recenti assicurazioni da parte di Enel se poi i fatti sono così diversi. È la dimostrazione che non ha alcun interesse a relazionarsi in modo costruttivo nel nostro Territorio dopo oltre 70 anni di Servitù energetica. Occorre sin da subito ricomporre la crisi occupazionale che la politica aziendale sta determinando nei lavoratori dell’Enel e dell’indotto.

Carlo Tarantino

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