Sandro Nardi dirige gli allievi del corso di formazione teatrale sabato 6 e domenica 7 maggio al Petrolini.
Sabato 6 maggio alle ore 21 e domenica 7 maggio alle ore 18 presso il Teatro Ettore Petrolini di Ronciglione andrà in scena “Enigmatiche relazioni”, spettacolo degli allievi del corso di formazione teatrale Alta Quota, per la regia di Sandro Nardi, con Rita Alciati, Laura Altissimi, Cecilia Antinelli, Marco Bagnaia, Oriana Battistelli, Luciana Bini, Maria Cangani, Giulio Carloni, Ines Ciaffardini, Susan Collyer, Alessandra Conti, Serena Della Mora, Antonio Mariani, Sergio Mascioli, Rossana Pazielli, Roberto Maria Pensieri, Roberta Pizzi, Massimo Quatrini, Amalia Scoppola, Maria Grazie Serra, Laura Sperati, Romina Spinelli.
Un’umana tensione è fatta di momenti, di attimi che fanno del tempo un segmento dilatato o ristretto, ampio o breve, dove tutto scorre e fa scaturire delle emozioni, sensazioni e porta l’uomo a raggiungere delle “enigmatiche relazioni”, dove la più verace essenza fa valicare i limiti dei corpi. Una performance che si basa su una trasfigurazione necessaria, che è quella di indurre “l’attore” a forzare i propri argini verso un personale percorso dove per un attimo abbandona il linguaggio verbale, e usa un diverso codice: il linguaggio gestuale, un linguaggio he gli appartiene ma che spesso non comprende o pensa che sia futile.
“Enigmatiche relazioni” vuole essere un focus per interpretare se stessi nel reale e nel fantastico, per sperimentare e analizzare le relazioni, gli stati d’animo di un’epoca frastornata, dove tutto è enigmatico e confuso. “Enigmatiche relazioni” è un percorso per comprendere se stessi e gli altri, capire le sensibilità, i desideri che spesso ci sfuggono, gli impegni che ci assorbono e ci consumano e che rendono preferibile non parlare, non chiedere, non fare domande e andare oltre ed abbandonarci oltre i confini del corpo. Un corpo che prende forza, un corpo intollerabile, che ha resistenza e comprensione, ha la capacità di esternare un significato assoluto, chiaro, forte e prepotente e spesso più forte della parola, ma che a volte non riesce a sostenerci nella fatica di un percorso fatto di gioie e di inaspettati tremendi dolori. Lo spettacolo vuole essere uno “strumento” per dare vita ad una messa in scena dove l’uomo, attraverso un linguaggio non verbale che aiuta a “connettersi” con il reale, può esercitare il cuore e la ragione, così da attivare una dimensione nuova che si identifica con quella primitiva perché costituisce la natura nella sua essenza originale, come una strada devastata ma che si vuole percorrere in un momento così poco soddisfacente e luminoso.
Il progetto è promosso da TormillinArte, il Cerchio Invisibile in collaborazione con I’Istituzione Progetto Teatro di Ronciglione e il patrocinio del Comune di Ronciglione. Luci Filippo Marocchi per STAS Terni. Info e prenotazioni 331.1211458.