“Ieri è stato un San Valentino che ricorderemo al porto per un fatto mai accaduto prima: il sequestro delle gru operative.
Possiamo affermare che questo rappresenta la fatidica goccia che fa traboccare il vaso. Non possiamo e non dobbiamo più nascondere quali siano i responsabili di questo atteggiamento non più accettabile.
Lo andiamo dicendo da troppo tempo, come novelle Cassandre, che si rischiava ciò che purtroppo ora sta accadendo.
Un atteggiamento da “padrone delle ferriere”, dell’attuale gestore e concessionario RTC della banchina container non più tollerabile. Non solo infatti ha sempre e volutamente disatteso i volumi dei traffici teus, come da business plan presentato, ma addirittura ora si permette di aprire dispute con altri operatori portuali creando gravi problemi nel delicato equilibrio socio-economico che esiste all’interno del nostro porto.
Il gestore del Terminal Container continua a coprire inutilmente e inspiegabilmente un bluff, bloccando l’aumento della movimentazione dei container ferma a quantità annuali ridicole, numeri che possono essere fatti in banchine multipurpose, cioè in banchine di merci generali.
Oggi, questo atteggiamento di arrogante indifferenza alle giuste richieste del porto e della città, rischia addirittura di far perdere ulteriori traffici al nostro porto, già in difficoltà in questo periodo.
E’ oramai tempo, quindi, di mettere il carro davanti ai buoi: o RTC, da oggi stesso, si “degna” di aumentare il traffico di containers a numeri mediamente accettabili (200.000/300.000 teus) oppure è evidente ormai a tutti che non vada rinnovata l’autorizzazione ex art.16, scaduta a dicembre, facendo così decadere la concessione ex art.18 del Terminal Containers.
Il messaggio deve arrivare forte e chiaro: non permetteremo a nessuno, né ora e né mai, di distruggere e far morire il nostro porto.”
Lo ha dichiarato Enrico Luciani
Presidente della Compagnia Portuale Civitavecchia