(continua dalla scorsa edizione)
Quadro clinico
Il quadro clinico risulta essere estremamente variabile. L’esordio dei disturbi può essere acuto oppure graduale nel corso del tempo. Fondamentalmente si possono distinguere quattro quadri clinici differenti:
- CERVICALGIA: E’ presente dolore alla nuca e alla parte posteriore del collo, accompagnata da contratture muscolari. Spesso è associata anche cefalea e limitazione del rachide nei piani dello spazio per un atteggiamento di difesa antalgica. I disturbi biomeccanici conseguenti alla degenerazione discale comportano dolorabilità a livello delle spinose e della muscolatura paravertebrale.
- CERVICOBRACHIALGIA: Il dolore presente si irradia lungo l’arto superiore per effetto della compressione e dell’irritazione prodotta dall’ernia su una radice nervosa. Il dolore appare mal localizzato, e in sede di visita oltre alla ricerca di punti dolorosi mediante la palpazione, l’esame clinico deve focalizzarsi su una valutazione neurologica dell’arto superiore. La compressione nervosa segue essenzialmente tre fasi: fase irritativa dove predomina il dolore; fase deficitaria in cui si manifestano disturbi sensitivi, deficit motori e alterazione dei riflessi osteo-tendinei; fase paralitica in cui il danno anatomo-funzionale della radice risulta irreversibile
- MIELOPATIA SPONDILOSICA: La compressione prodotta da un’ernia dura a sviluppo centrale comporta la sofferenza del midollo spinale. I disturbi neurologici prevalenti sono a carico degli arti inferiori, con quadri di paraparesi spastica e iperreflessia. In alcuni casi il danno risulta unilaterale, con disturbi prevalenti a carico della sensibilità termodolorifica o profonda.
- SINDROMI MISTE NEURO-VASCOLARI: La formazione di un’ernia può comportare la compressione del tronco vascolare vertebro-basilare, che in presenza di stenosi midollare su base aterosclerotica, può divenire clinicamente rilevabile sotto forma di cisti lipotomiche recidivanti.
(continua nella prossima edizione)