Nel corso della mattinata odierna, sotto il coordinamento del 3° Centro Secondario di Soccorso Marittimo della Guardia Costiera (M.R.S.C.) di Civitavecchia, si è svolta un’importante esercitazione di soccorso marittimo che ha coinvolto uomini e mezzi della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, del 118, nonché il mezzo  antinquinamento “Ievoli Shuttle” della Soc. Castalia convenzionata con il Ministero della Transizione Ecologica.

L’evento esercitativo denominato “SEASUBSAREX 2021” ha riguardato la simulazione di una collisone avvenuta in navigazione fra la “Costa Pacifica”, nave della flotta Costa battente bandiera italiana attualmente non in crociera e senza passeggeri a bordo, per l’occasione resa disponibile dalla  compagnia, con un’ipotetica  nave da carico.

La Sala Operativa della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Civitavecchia, allertata dell’accaduto dalla nave, ha immediatamente assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso, disponendo l’invio in zona di mezzi aeronavali per fronteggiare l’emergenza.

Oltre alle motovedette CP 305, CP 891 e  CP 2104 della Guardia Costiera di Civitavecchia, sono intervenuti i mezzi delle altre amministrazioni dello Stato (unità navali e moto d’acqua) nonché l l’elicottero AW139 “Nemo” 16 della base di Sarzana della Guardia Costiera.

L’urto simulato tra le due navi ha causato uno squarcio sul lato sinistro della “Costa Pacifica” ed il successivo sversamento in mare di liquami contaminati da idrocarburo. In relazione a detto evento è stata data applicazione al Piano Locale Antinquinamento con la relativa organizzazione di uomini  mezzi. In particolare, per l’occasione, è stato possibile testare una boa ondametrica di nuova generazione che ha costantemente fornito dati  satellitari sullo sviluppo e sugli spostamenti della simulata chiazza inquinante.

Riguardo all’emergenza sanitaria, sono stati   complessivamente 16 i feriti recuperati dai mezzi areronavali intervenuti, sbarcati in sicurezza nel porto ed affidati alle cure dell’ ARES 118 che nel contempo aveva predisposto un presidio medico avanzato in banchina.

Anche per la nave della flotta Costa l’occasione è stata propizia per l’applicazione delle proprie procedure di emergenza e antinquinamento finalizzate al mantenimento degli standard addestrativi prescritti dalle norme internazionali.

 L’evento, conclusosi con il recupero di tutti i feriti, la messa in sicurezza della “Costa Pacifica” e  la bonifica dell’inquinamento ha costituito un efficace test per tutti i soggetti intervenuti soprattutto in ordine all’efficienza dei soccorsi, l’affidabilità delle comunicazioni, la sinergia di uomini e mezzi e l’adeguatezza delle procedure adottate dall’unità della “Costa” che ha preso parte all’esercitazione.

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