Dal 1923, impiegate nelle operazioni militari, in Patria e all’estero, per fronteggiare la minaccia CBRN (Chimica, Biologica, Radiologica e Nucleare).
Si celebra oggi l’ Anniversario della costituzione delle unità CBRN dell’Esercito, che traggono origine dalle Sezioni Lanciagas della Compagnia “X” operanti nella Prima Guerra Mondiale, nell’ambito dell’Arma del Genio e della Fanteria. Tali Sezioni si costituirono a seguito del tragico episodio del 29 giugno 1916, quando la Brigata “Pisa”, la Brigata “Regina”, la Brigata “Brescia” e la Brigata “Ferrara” furono decimate da una nube venefica di cloro e fosgene emessa, come ad Ypres, dagli specialisti dell’esercito tedesco, sul Monte San Michele nel teatro di guerra isontino.
Dalla fine della Prima Guerra Mondiale, molti organismi, tra cui la Direzione Generale dell’Artiglieria del Ministero della Guerra, portarono avanti studi ed esperienze riguardo la guerra chimica fino a quando, nell’ambito del nuovo ordinamento dell’Esercito voluto dall’allora Ministro della Guerra, Generale Armando Diaz, il 1° luglio 1923 fu istituito il Servizio Chimico Militare.
Sono passati 99 anni e oggi le unità specialistiche, dotate di mezzi ed equipaggiamenti evoluti e strumentazioni all’avanguardia, sono costantemente impiegate nelle operazioni militari, in Patria e all’estero, per fronteggiare la minaccia CBRN (Chimica, Biologica, Radiologica e Nucleare), garantendo la protezione del personale delle Forze Armate e non solo. Le unità CBRN si distinguono per la capacità di affrontare le mutevoli minacce degli odierni scenari operativi, in sinergia con le altre componenti delle Forze Armate e con le organizzazioni dello Stato preposte a fronteggiare le emergenze sul territorio nazionale, come il contributo fornito alle attività legate all’emergenza pandemica da Sars-Cov-2.
Il 7° Reggimento Difesa CBRN “Cremona” è l’unità specializzata dell’Esercito Italiano dotata di mezzi, equipaggiamenti e strumentazioni peculiari per la condotta di attività tecnico-specialistiche di difesa CBRN. Oltre ad assicurare la protezione delle forze terrestri in operazione, il reggimento può intervenire in attività in concorso alle Agenzie di Difesa e Protezione Civile, quali il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in caso di necessità sul territorio nazionale. In particolare, durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, il 7° Reggimento è stato impiegato sia a supporto del Servizio Sanitario Nazionale, per l’effettuazione di tamponi molecolari per mezzo dei propri laboratori mobili campali biologici, sia nelle attività di sanificazione, condotte presso le strutture sanitarie, durante le prime fasi della pandemia. Oltre che sul territorio nazionale, il personale del 7° “Cremona” si addestra in ambito internazionale, partecipando ad esercitazioni NATO, volte a testare le capacità delle unità specialistiche nelle attività di campionamento SIBCRA (Sampling and Identification of Biological Chemical and Radiological Agents) e di identificazione mediante l’impiego di laboratori mobili campali, secondo procedure ormai validate dagli stessi ispettori internazionali dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC).
I moderni e complessi scenari d’impiego impongono alle unità CBRN di sviluppare costantemente nuove capacità al fine di poter operare efficacemente in contesti interforze, inter-agenzia e multinazionali. Rispetto tali ambiti, il reggimento risulta oggi impegnato nella costituzione dei primi CBRN Multirole Exploitation and Reconnaissance Team (MERT) e collabora con il comparto tecnico-industriale, per l’aggiornamento del personale e per lo sviluppo di nuovi materiali ed equipaggiamenti per la difesa CBRN, oltre che col comparto scientifico-universitario, partecipando attivamente, attraverso i propri docenti, ai Master Post-Lauream presso le più prestigiose università italiane.
Grazie alla professionalità, motivazione e specializzazione, i soldati del 7° Reggimento “Cremona” sono sempre pronti per affrontare le sfide complesse degli scenari futuri. Auguri!