Eta Beta, il 3 dicembre doppio appuntamento a Viterbo
Al mattino inaugurazione della mostra fotografica “Chiostri” e in serata la cena di beneficenza.
Doppio appuntamento il 3 dicembre a Viterbo con l’associazione Eta Beta. Alle ore 11, infatti, verrà presentata la mostra fotografica “Chiostri”, che rimarrà aperta fino all’8 dicembre presso la ex chiesa di Santa Maria della Salute in Via Ascenzi (di fronte alle Poste): la mostra è realizzata nell’ambito del secondo step del progetto di fotografia dell’associazione Eta Beta, condotto dal fotografo Sergio Galeotti. In serata, invece, si terrà la tradizionale cena di beneficenza “A cena con Eta Beta”: l’appuntamento è alle ore 20 presso l’Hotel Villa Sofia in Strada SS. Salvatore (Teverina). La quota di partecipazione è di 30 euro a persona ed è possibile prenotare entro le ore 13 di giovedì 1 dicembre ai seguenti contatti: 348.0059514 – 347.6640532 – 349.3548662 – 338.5932590. Il ricavato andrà a sostenere le attività che Eta Beta svolge durante l’anno.
I ragazzi di Eta Beta, attraverso un percorso tra gli antichi chiostri di Viterbo, quali Santa Maria in Gradi, Santa Maria della Verità, Santa Maria Nuova, SS. Trinità, Santa Maria del Paradiso, hanno realizzato un libro fotografico, con brillanti risultati scaturiti da una perfetta conoscenza delle tecniche. “Con grande disponibilità, pazienza e generosità – commenta il presidente di Eta Beta, Pietro Di Bella – il maestro Galeotti ha organizzato e condotto il corso riuscendo in pieno a suscitare nei ragazzi la curiosità e l’interesse nei confronti della tecnica fotografica e insegnando loro come osservare il mondo circostante per scoprire, attraverso l’obiettivo, gli elementi significativi. Tutto ciò dimostra che è possibile ottenere eccellenti risultati seguendo con interesse e serietà le attività proposte”.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta dalle ore 10 alle 12 al mattino e dalle 16 alle 18 al pomeriggio. Un’occasione, inoltre, per scoprire le immagini di una parte importante del patrimonio artistico viterbese: i suoi antichi chiostri, un aspetto della città spesso poco considerato. “Ringraziamo – conclude Di Bella – oltre a Sergio Galeotti e a Susi Ostarello per la stesura del progetto, la Fondazione Carivit, il Comune di Viterbo e la cooperativa sociale Gli Anni in Tasca per il sostegno economico finalizzato alla pubblicazione del libro, Simonetta Ricci per la collaborazione, Maria Ida Catalano e Federica Macca per la cura dei testi, l’associazione Archeotuscia per la gentile concessione del locale che ospita l’esposizione’”.