Il Presidente Greco: “Ancora retine in plastica per mitili, polistirolo, bastoncini cotton fioc, oltre alle solite bottiglie”. Ecco gli oggetti più “strani” rinvenuti sugli arenili della Penisola.
Si è svolta domenica 2 febbraio 2020, la seconda giornata della manifestazione nazionale “Il mare d’Inverno”, organizzata dall’associazione ambientalista Fare Verde e giunta quest’anno alla 29^ edizione.
L’evento ecologista più longevo d’Italia, la prima edizione venne organizzata nel 1992, quest’anno ha ricevuto il Patrocinio della Commissione UE – Rappresentanza per l’Italia, la Camera dei Deputati, il Ministero dell’Ambiente e la Guardia Costiera.
“Oltre alle solite e super invasive bottiglie di plastica – dichiara il presidente nazionale di Fare Verde, Francesco Greco – ai primi posti nella hit-parade dei rifiuti rinvenuti dai nostri volontari sulle spiagge, spiccano quest’anno le retine per mitili, i bastoncini in plastica dei cotton-fioc e il polistirolo. Inoltre, abbiamo raccolto una grande varietà di oggetti che dovrebbero essere altrove e non certamente sugli arenili italiani.”
I volontari di Fare Verde hanno fatto un censimento dei rifiuti raccolti.
Tra gli oggetti più “strani” ritrovati segnaliamo: Duino Aurisina – Sistiana (TS) una boa e mozziconi di sigaretta; Rosolina Mare (RO) numerosi barattoli per detersivo non più in commercio da molti anni; Trani (BT), ciabatte e tappi di plastica; Mola di Bari (BA) stivaletti da donna e una seggiola in plastica; Terracina (LT) mozziconi di sigaretta, una batteria di fuochi d’artificio e il serbatoio di un’autoclave; Ladispoli (RM) i resti di un drone; Sperlonga (LT), una bicicletta, scarti di lavorazioni edilizie, mattonelle; Formia (LT), pezzi di plastica degradata, sette pneumatici, una fiasca per il vino, un ventilatore, carcasse di animali, un vecchio telefono cellulare.
Roma, 4 febbraio 2020
Associazione ambientalista Fare Verde