Siamo alle ultime battute, agli ultimi minuti di questa campagna elettorale. Senza alcuna retorica per prima cosa voglio ringraziare la comunità del Partito Democratico di questo territorio. E’ stata una campagna dura, difficile, impegnativa. E lo è stata per noi, ma soprattutto per il Paese. Perché siamo di fronte ad un bivio. L’Italia è di fronte ad un bivio.
Vi parlo con la testa e con il cuore, non vi parlo con la pancia. State attenti al rancore.
Per la prima volta, infatti, le forze antisistema tutte insieme potrebbero raggiungere la metà dei consensi. Si tratta di forze che cavalcano la paura, l’incertezza, il rancore, l’odio. Sembrano affidabili , come fa Forza Italia , ma con Salvini che e quello che comanda, disprezzano le istituzioni, vogliono farci uscire dall’Europa, e dall’ euro. Che significa la fine dei nostri risparmi e del lavoro ai giovani . Lo stesso vogliono i cinque stelle.
E sono forze che giocano a spararla sempre più grossa. E che mettono l’Italia di fronte ad un bivio, come quello che abbiamo affrontato nel 1948: da una parte le forze istituzionali, di governo, di esperienza, forze tranquille che hanno dimostrato di saper governare, che possono presentare una “squadra” credibile e responsabile, che vogliono stare in Europa, che non annunciano i libri dei sogni, ma che parlano al Paese con concretezza e realismo.
Dall’altra chi urla, chi gioca con le ruspe, chi strizza l’occhio ai nazionalismi vecchia maniera, chi ignora la Costituzione, chi si inventa candidati premier e liste dei ministri, chi giura sul Vangelo, chi sulle Amlire, chi se ne inventa una ogni ora.
Stasera finisce la campagna elettorale, ma gli indecisi sono ancora molti. E decideranno in queste ore, in questi minuti. E sono per lo più indecisi che appartengono all’area del centrosinistra; che erano, potrebbero e magari torneranno a essere elettori del Partito Democratico. Guardiamo nel fondo delle nostre coscienze e guardiamo negli occhi l’ amico, il conoscente sfiduciato. Sono delusi, sono incerti, sono pieni di domande, come è comprensibile che sia. Guardiamolo meglio occhi. Perché’ è a loro che dobbiamo, rivolgere un’ultima domanda: davvero vorreste astenervi in un momento così importante, così cruciale per la nostra democrazia, così fondamentale per il futuro della nostra Repubblica e dei nostri figli?
Sono stati cinque anni difficili, con 4 governi di coalizione.
Berlusconi dovette dimettersi per manifesta incapacità. Dimissioni di uno che perdeva i suoi giorni tra Olgettine, barzellette e igieniste dentali, mentre il Paese sprofondava nel baratro. Bisogna avere memoria, non dimenticare tutte le bugie dette in venti anni di governo della destra, non credere a tutte le promesse che fa oggi, qui e a Roma.
La ultima legislatura era partita malissimo, senza governo, senza maggioranza, senza presidente della Repubblica. Eppure, nonostante tutte le difficolta, l’economia è ripartita, la disoccupazione è scesa e l’occupazione sta crescendo: Industria 4.0, abolizione della tassa sulla prima casa, il taglio – seppur temporaneo – del cuneo fiscale. E poi gli 80 euro (che tutti criticano ma che nessuno dice di voler cancellare), i piani individuali di risparmio – che stanno funzionando davvero bene, il ddl concorrenza – perfettibile ma innovativo, il Debat Public, il Jobs Acts, la semplificazione fiscale (trasmissione telematica operazioni IVA; semplificazione della struttura delle addizionali regionali e comunali; semplificazione della riscossione; abrogazione dello spesometro).
E tante altre misure. Tra cui l’abbassamento delle tasse, scese ancora ci ha detto ieri l’Istat.
E lo abbiamo fatto noi, mica Berlusconi che continua a promettere un impossibile paese dei balocchi.
Lo abbiamo fatto noi mica i cinque stelle , incapaci a governare , che in questi anni non hanno fatto nulla, nessuna legge nessun provvedimento concreto. Buoni solo a criticare.
Mentre noi abbiamo fatto tante riforme non solo economiche ma anche sui diritti civili, che aspettavano da decenni : biotestamento, unioni civili, divorzio breve, legge sul Terzo Settore, l’estensione del Servizio Civile,
Non ripeterò qui le proposte concrete per ci ci sono già le coperture finanziarie che in questa campagna elettorale ho presentato per questo territorio. Come l’alternanza formazione e lavoro per i giovani, il rilancio del porto di Civitavecchia, del turismo culturale e balneare.
Voglio solo ricordare, a me stessa, a voi, a tutti quelli che sono la fuori, magari incerti, magari indecisi, che questa sfida è la sfida che vale, perché riguarda noi, il nostro futuro, la nostra democrazia.