Ferri PD: “Centro commerciale a Fiumaretta, altro esempio di come Cozzolino continua a voler far cassa sulle spalle della città”
Il 26 luglio mattina, a nome del Partito Democratico cittadino, ho protocollato le osservazioni sulla delibera di Consiglio Comunale n° 44/2018 che riguarda l’aggiornamento progettuale del “Polo convergenza turistica” così come viene definita l’area della vecchia centrale di Fiumaretta, oggi sede di alcuni uffici comunali. Tali osservazioni, previste per legge, servono a far pervenire obiezioni, correzioni e critiche in un tempo definito al fine di perfezionare o addirittura invalidare un atto, in presenza di accertate irregolarità. Tecnicamente le osservazioni del Partito Democratico di Civitavecchia tengono conto esclusivamente dei riferimenti normativi a carattere nazionale e regionale introdotti dall’atto deliberativo dell’Amministrazione Comunale in variante al vigente Piano Regolatore Generale. Altresì fanno riferimento ad alcune norme specifiche che, a nostro giudizio, evidenziano l’illegittimità che la delibera introduce in tutta la normativa sovraordinata soprattutto verso gli indirizzi e prescrizioni imposti dalla Regione Lazio. La nostra avversione all’atto deliberativo in questione però, è motivata soprattutto da considerazioni politiche legate allo sviluppo ed all’economia cittadina. Come si ricorderà l’aggiornamento progettuale in questione prevede la realizzazione di un centro commerciale dopo che la precedente ipotesi dell’amministrazione Cozzolino, quella dell’albergo a 5 Stelle, è miseramente naufragata per mancanza di interesse da parte degli investitori. Il danno però che si potrebbe verificare per l’economia cittadina con questo secondo tentativo di fare cassa con la SGR (3 milioni per la spesa corrente) attraverso il centro commerciale, potrebbe essere ancora più dannoso per la già asfittica economia della nostra Città. Si immagini un grande centro commerciale, accessibile dal porto, pensato ad arte per convogliare e trattenere per qualche ora i turisti di transito con le crociere. Grandi firme e investitori che porteranno fuori dal nostro comprensorio gli utili di impresa e così quel poco di ricchezza che attualmente è legata alla fugace permanenza dei crocieristi per le vie del centro, sarà destinata a sparire. Non crediamo sia questa la strada per ricavare ricchezza dalle opportunità dei traffici crocieristici e, in questo senso, auspico che il programma del Partito Democratico, sul quale stiamo lavorando già da tempo, possa fornire risposte più funzionali alle esigenze dei nostri concittadini.