Ferri (PD): “C’erano una volta gli ambientalisti a 5 stelle”
“Voglio fare un plauso al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, oltre che ad i partiti ed alle varie associazioni costantemente impegnate a tutelare la salute dei cittadini, per l’ulteriore importante tassello inserito nel panorama della Sanità Laziale grazie al registro tumori. Fondamentale il contributo della Asl Roma 4 dato nei mesi passati, grazie alla validazione di alcuni algoritmi essenziali per l’informatizzazione del sistema. Il Registro Tumori della Regione Lazio raccoglie i casi di tumore della popolazione adulta ed infantile residente nelle cinque province del Lazio e va a rispondere anche alle richieste dei medici e soprattutto dei territori, tra cui quello di Civitavecchia, che maggiormente sono colpiti dall’incidenza di nuove neoplasie. Si tratta di uno strumento informatico innovativo, grazie al quale finalmente si può affermare con rabbia quanto si è sempre detto, nel Lazio ogni anno si perpetra una “mattanza” silenziosa evidente dai 37.309 casi di nuovi tumori all’anno: oltre 100 nuovi casi al giorno. Risulta quindi lampante la necessità di forti politiche di prevenzione, proiettate verso un futuro basato sulle energie rinnovabili, attente soprattutto sul tema della riduzione degli inquinanti ambientali dato che nel 2013 grazie alla pubblicazione dei dati del progetto ESCAPE si è potuto evincere che per ogni incremento di 5 μg/m3 di PM 2,5, il rischio relativo di ammalarsi di tumore al polmone aumenta del 18%, mentre cresce del 22% a ogni aumento di 10 μg/m3 di PM 10. L’amministrazione 5 stelle di Civitavecchia però dal 2014 ad oggi nulla ha fatto se non andare contro il suo presunto programma elettorale, ed in particolare contro il punto 3 della sezione “tutela ambientale e della salute dei cittadini” nella quale si impegnava a non aggiungere alcuna ulteriore fonte di combustione sul territorio comunale. Dal 2014 ad oggi infatti i soldi dell’Enel si sono magicamente ripuliti dal sangue dei Civitavecchiesi, la raccolta differenziata è sempre più una chimera con Civitavecchia fanalino di coda in Italia con un misero 7,84 % di rifiuti differenziati ed un assessore fantasma che nulla dice e soprattutto nulla fa. Inoltre, in totale contrasto con quanto affermato nella campagna elettorale, ad agosto 2014 aggiudicavano la progettazione definitiva ed esecutiva di un impianto di cremazione, permettendone l’avvio dei lavori nel 2016, complesso che a quanto si evince dalla relazione del piano economico finanziario relativo al crematorio andrà a servire un bacino di 1.195.626 persone spazianti tra i comuni di Roma, Viterbo e Grosseto aumentando, di fatto, l’esposizione dei Civitavecchiesi ad ulteriori e nocivi inquinanti ambientali. Infine credo la nostra città necessiti di importanti decisioni volte a migliorare la qualità della vita, intervenendo su tutte le fonti inquinanti compreso il traffico cittadino, rendendo innanzitutto facilmente consultabili i dati registrati dalle centraline di rilevamento della qualità dell’aria, migliorando la viabilità cittadina o almeno evitando di paralizzarla con manifestazioni organizzate su arterie viarie primarie della città causando quindi ingorghi e conseguente aumento e concentrazione dell’inquinamento dovuto ai gas di scarico dei veicoli a motore. Un’ulteriore dimostrazione del distacco ormai insanabile dell’amministrazione attuale con le reali necessità della nostra martoriata Civitavecchia, ormai abbandonata al degrado più totale”.
Lo ha dichiarato Germano Ferri Segretario PD Civitavecchia