Il rapporto sulla relazione fisco-imprese a cura di Cna, recentemente presentato, ci induce ad alcune riflessioni e ad una immediata presa d’atto; partiamo da qui. Condividiamo senza riserve la denuncia del Presidente Alessio Gismondi: è inaccettabile che una impresa artigiana civitavecchiese debba pagare un’imposta sui rifiuti sostanzialmente tripla rispetto ad una viterbese: è inaccettabile – anzitutto – perché visibilmente iniquo in senso assoluto ed è inaccettabile anche perché questo costituisce una zavorra in termini di competitività per gli artigiani civitavecchiesi e quindi anche per i loro dipendenti.
Ci preoccupa tra l’altro la prospettiva dei conti di Csp in relazione al recente avvio della raccolta differenziata, che pure condividiamo, che ha tuttavia prodotto – come è noto – un considerevole incremento dei costi non compensato, ad oggi, dagli auspicabili vantaggi legati alla vendita delle materie di riciclo e al minor conferimento di rifiuto indifferenziato presso la discarica di Viterbo. In questo senso abbiamo già proposto la possibilità che Civitavecchia e il suo comprensorio possano chiudere il ciclo dei rifiuti autonomamente, realizzando considerevoli risparmi e scongiurando, una volta per tutte, il pericolo di conferimenti esterni o, peggio ancora, la tentazione di dar vita ad un impianto di termovalorizzazione.
Tornando al merito della proposta del Presidente Gismondi, il Partito democratico di Civitavecchia intende sin d’ora sostenere la riduzione della tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, oltre a quella di rendere l’Imu pagata sugli immobili strumentali delle imprese completamente deducibile dal reddito d’impresa a partire già dall’anno d’imposta 2019. In questo senso il Gruppo consigliare del Partito democratico presenterà una mozione consiliare che raccoglie entrambe le proposte, facendosi carico delle giuste istanze rappresentate da Cna e nell’auspicio che altre forze politiche vogliano sostenerle.
Ci preoccupa tra l’altro la prospettiva dei conti di Csp in relazione al recente avvio della raccolta differenziata, che pure condividiamo, che ha tuttavia prodotto – come è noto – un considerevole incremento dei costi non compensato, ad oggi, dagli auspicabili vantaggi legati alla vendita delle materie di riciclo e al minor conferimento di rifiuto indifferenziato presso la discarica di Viterbo. In questo senso abbiamo già proposto la possibilità che Civitavecchia e il suo comprensorio possano chiudere il ciclo dei rifiuti autonomamente, realizzando considerevoli risparmi e scongiurando, una volta per tutte, il pericolo di conferimenti esterni o, peggio ancora, la tentazione di dar vita ad un impianto di termovalorizzazione.
Tornando al merito della proposta del Presidente Gismondi, il Partito democratico di Civitavecchia intende sin d’ora sostenere la riduzione della tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, oltre a quella di rendere l’Imu pagata sugli immobili strumentali delle imprese completamente deducibile dal reddito d’impresa a partire già dall’anno d’imposta 2019. In questo senso il Gruppo consigliare del Partito democratico presenterà una mozione consiliare che raccoglie entrambe le proposte, facendosi carico delle giuste istanze rappresentate da Cna e nell’auspicio che altre forze politiche vogliano sostenerle.
PARTITO DEMOCRATICO CIVITAVECCHIA