Il progetto dell’outlet a Fiumaretta è stato giudicato incompatibile. Tedesco e Grasso: “Disastro annunciato”
“Il progetto in esame non risulta compatibile con il contesto di riferimento e soprattutto con gli obiettivi di recupero e valorizzazione dell’ambito in cui ricade”: con queste parole la Soprintendenza ha nei fatti bocciato il cosiddetto Welcome center di Fiumaretta. La lettera fa parte di uno dei dossier sul tavolo del Sindaco Ernesto Tedesco, in cui è contenuta anche una analoga corrispondenza della Regione Lazio.
Commenta il Vicesindaco, Massimiliano Grasso: “La bocciatura degli enti convocati nella conferenza dei servizi dalla passata amministrazione è netta. Oltre al parere della Soprintendenza, che rileva che nell’area sono presenti due tracciati di viabilità antica e che l’opera ricade in un’area da destinare a parco archeologico e culturale, si fa presente anche che i due padiglioni da demolire, progettati e realizzati dall’ingegnere Morandi (lo stesso dei ponti costruiti in tutto il mondo) saranno oggetto di un riconoscimento formale dello status di bene culturale. Ancora più cospicue sono poi le obiezioni ed osservazioni sollevate dalla Regione Lazio. Ne cito soltanto una, in cui si afferma che l’Area tutela del territorio aveva preannunciato di non poter procedere ad esprimere il proprio parere in presenza del fatto che l’area è a pericolo di inondazione molto elevato per la fascia A1 ed elevato per la fascia B1. Politicamente possiamo parlare di un fallimento annunciato, ma l’Amministrazione comunale ora si troverà ad affrontare una situazione particolarmente spinosa, per via della posta da tre milioni di euro inserita in bilancio, come già spiegato dal Sindaco in consiglio comunale”, conclude Grasso.
Di qui le ulteriori riflessioni del Sindaco, Ernesto Tedesco: “Purtroppo le emergenze che alcuni si ostinano a non vedere ci sono: questo caso del polo di Fiumaretta, che si scrive Welcome Center ma si legge Outlet, è al riguardo esemplare. Ci troviamo infatti con un bilancio che è nei fatti costruito sull’eventuale introito di tre milioni di euro dall’operazione di fondo immobiliare Sgr che, come è fin troppo evidente dalla stessa corrispondenza con gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi, rischiava di non vedere la luce anche a prescindere dalla volontà politica della precedente Amministrazione. Per noi, che avevamo sollevato molte perplessità anche in campagna elettorale su questo progetto, la sorpresa non è molta. Assai maggiore è invece la consapevolezza che tutto ciò potrà causare un danno enorme alla collettività e quindi a tutti i civitavecchiesi, eventualità che dovremo ora scongiurare”, è la conclusione del primo cittadino.