Nonostante le oramai numerosissime segnalazioni da parte di questo Gruppo Civico, sempre attento alle problematiche inerenti la sicurezza, il pericolo continua purtroppo a correre inesorabile sulle strade della nostra città.
Già perché, senza fare allarmismo alcuno, in molte zone, la segnaletica orizzontale ed in particolare quella relativa agli attraversamenti pedonali, è divenuta oramai praticamente invisibile, tanto che per poterla solo vagamente materializzare alla vista, occorre possedere davvero molta immaginazione.
Solo per citare alcune strade, peraltro molto trafficate e per questo pericolose, nonché teatro ngli anni di numerosi ed altrettanto gravi incidenti, da tempo abbiamo segnalato più volte la necessità del rifacimento delle strisce pedonali su via Izzi, come in via Aurelia Sud, tratto compreso tra il Sumbay Park Hotel e l’ex Ristorante “La Medusa”, quest’ultimo rettifilo, ove nonostante il limite di velocità ivi imposto, non pochi veicoli sono soliti accelerare notevolmente la loro andatura.
Con l’occasione, è opportuno richiamare l’attenzione di chi di competenza, sulla fatiscenza degli attraversamenti pedonali presenti su altre importanti arterie stradali cittadine, quali viale Nenni e quelle di gran parte del tessuto viario del quartiere San Liborio, ove peraltro, via Falda, risulta completamente da regolamentare.
Appare superfluo rammentare che il pedone è considerato dal Codice della Strada, uno degli elementi più vulnerabili, ponendo per questo particolare attenzione nei confronti delle persone diversamente abili, degli anziani, dei bambini, o di coloro che presentano scarsa capacità di movimento, demandando agli enti proprietari delle strade, tutto quanto utile a salvaguardare la loro sicurezza, ivi compresa, la corretta manutenzione della segnaletica stradale orizzontale e verticale.
I dati forniti dall’Ufficio Studi ASAPS, riferiti all’anno 2019, sono estremamente allarmanti, una vera e propria strage: 612 morti, uno ogni 14 ore, il 2% in più rispetto al 2017 e il 7,4% in più rispetto al 2016. Secondo l’analisi effettuata dall’Ufficio dell’Associazione amici sostenitori polizia stradale, sulla base dei dati Aci-Istat, 364 delle vittime. Più della metà del totale erano over 65, e sono questi ultimi ad avere anche altissimi indici di probabilità di rimanere feriti.
L’Ufficio, prosegue il suo studio confrontando il numero di morti ogni 100 incidenti per investimento, che per i pedoni, è risultato avere un indice di mortalità di 3,2, il più elevato tra gli utenti della strada.
Ora, nella speranza che la presente non rimanga lettera morta, oltre che sollecitare il celere rifacimento degli attraversamenti pedonali segnalati, con l’occasione, proponiamo, specie in punti particolarmente pericolosi, l’adozione di particolari accorgimenti, come la delimitazione delle strisce pedonali mediante dispositivi a terra rifrangenti, l’illuminazione delle stesse strisce pedonali, con l’istallazione di dispositivi a LED di ultima generazione ed altre soluzioni che la tecnica mette a disposizione, finalizzate a rendere una maggiore sicurezza ai pedoni, specie in particolari condizioni di scarsa visibilità.
Per concludere, bene precisare, che anche il pedone, deve fare la sua parte, basta dare uno sguardo all’art. 190 del Codice della Strada, che impone allo stesso alcuni obblighi, tra i quali quello di servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi e quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, quello di attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri.
CIVITAVECCHIA – GRUPPO CIVICO INDIPENDENTE
SICUREZZA E DECORO URBANO
IL RESPONSABILE
Dr. Remo Fontana