Forno crematorio, chiesto il processo per la talpa del Pincio
da Civonline:
La Procura ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per un dipendente comunale.
L’accusa è di rivelazione di segreto d’ufficio: la relazione trasmessa via email fu utilizzata dalla società del forno crematorio per vincere al Consiglio di Stato contro il Comune.
Chiesto il rinvio a giudizio per la “talpa” di palazzo del Pincio. Si terrà il prossimo luglio davanti al Gup del Tribunale di Civitavecchia, l’udienza preliminare relativa alla fuga di notizie sul forno crematorio, che consentì alla società che gestisce l’impianto di vincere al Consiglio di Stato contro il Comune.
La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha infatti presentato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di un dipendente comunale per il reato previsto dall’articolo 326 del codice penale, ovvero di aver rivelato notizie di ufficio che invece sarebbero dovute rimanere segrete. L’uomo in violazione dei doveri inerenti le sue funzioni, nell’ambito del procedimento relativo al forno crematorio, avrebbe inviato una e-mail con una relazione a sua firma nella quale concludeva che non vi erano elementi ostativi alla prosecuzione dell’attività del forno e all’aumento delle cremazione, bloccate dall’amministrazione Cozzolino a 2080 all’anno. Stando all’accusa del Pubblico Ministero, l’uomo avrebbe così rivelato notizie segrete alla società Tempio Crematorio Civitavecchia Srl, che in seguito le ha utilizzate per produrle nel procedimento cautelare dinanzi al Consiglio di Stato per la sospensiva delle prescrizioni comunali riguardanti l’esercizio dell’attività di cremazione.
Chi trasmise quell’atto alla Tempio Crematorio, tanto da concederle un grosso vantaggio al Consiglio di Stato? L’assessore all’Ambiente Manuel Magliani denunciò pubblicamente quanto accaduto immediatamente a ridosso dell’udienza a Palazzo Spada, con uno scambio di email tra gli uffici comunali e poi con la relazione riservata che venne prodotta in giudizio dalla società che gestisce l’impianto. Alla luce dei fatti, il sindaco Ernesto Tedesco sporse formale denuncia sull’accaduto.
Partì subito la caccia alla talpa e in poco tempo le indagini condotte dai Carabinieri della stazione di Civitavecchia portarono ad individuare il dipendente comunale.