“Sulla stampa locale è stata riportata, virgolettata, la replica alla nostra nota sul forno crematorio. Sarebbe stato più logico non rispondere che replicare in tali termini. Il Comune dice che la ditta ha detto di aver applicato le apparecchiature di misura in continuo alla ciminiera ma lo stesso comune non ha verificato. Non si sa quando chiederà all’ARPA e alla città metropolitana di verificare ma dice che lo farà. Sempre il comune dice che la ditta gli ha detto di aver formalmente inviato all’ARPA e alla ASL i dati sui rilievi dell’aria e dei terreni fatti eseguire in proprio. E’ ovvio, quindi, che il comune non ha intenzione di far monitorare la qualità dell’aria, del terreno e della falda da un Ente super partes ma si accontenta di quello che gli ha detto di aver fatto la ditta.
Quanto detto e fatto, ci scuserete il bisticcio di parole, si commenta da solo. Da domani, con l’inizio delle prove tecniche, lo stato dei luoghi verrà compromesso e lo “status quo ante” non potrà più essere validato. Complimenti!
Vorremmo fare una domanda che è ormai diventata un mantra ” ma il forno crematorio è o non è un eclatante abuso edilizio? “
Gradiremmo una risposta secca. SI o NO, preferibilmente evitando di risponderci. ” la ditta ha detto di no “.
Cordialità
i comitati contro la costruzione del forno crematorio